Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 959 / giugno 2012
Architecture 00:/ non segue più le regole del gioco dell'East London. Lo studio si è trasferito dall'ex villetta a schiera di epoca industriale di Hackney all'attuale sede londinese: un superstudio a Westminster, a pochi passi dal numero 10 di Downing Street. I suoi associati stanno macchinando qualcosa che potrebbe proiettarli nel mondo degli animali politici.
Da questa base, la banda di architetti, geografi, sociologi e tecnologi — ricchi d'iniziativa imprenditoriale e di spirito civico — sta lavorando a progetti di edilizia, a piattaforme open-source, a iniziative comunitarie e a strategie culturali e politiche. Attenti al futuro, lavorano a progetti abitativi scaricabili dal web su scrivanie progettate con software open-source e 'stampate' a pochi chilometri dalla sede. Al centro dello studio c'è la WikiHouse, un arsenale costruttivo interamente open-source. Piante e modelli dell'abitazione sono disponibili online, insieme con le relative varianti e addizioni cui chiunque può aggiungere o sottrarre qualcosa, per progettare, realizzare e montare la propria WikiHouse.
La versione presente nello studio è parte di
un prototipo, mentre il progetto vero e proprio
è online e si evolve di giorno in giorno.
"È un'abitazione disponibile gratuitamente, a buon mercato, sostenibile, che risponde alle esigenze di utenti che se la possono costruire da soli", dichiara Nick Ierodiaconou, uno dei progettisti. "Assolutamente tutto ciò che è online viene pubblicato libero da diritti (dai modelli al codice delle addizioni opzionali): tutti possono usare i modelli e servirsi dei metodi produttivi e dei materiali locali per fare da sé".
WikiHouse: edilizia open-source
Disponibile su una piattaforma online, la WikiHouse di Architecture 00:/ è un arsenale costruttivo che sfida i dogmi industriali e intellettuali dell'architettura. Come dimostra il video del mini modulo sperimentale assemblato in diretta.
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- Beatrice Galilee
- 19 giugno 2012
- Milano
Il mantra che è alla base della WikiHouse è l'aforisma di John Maynard Keynes, secondo il quale è più facile spedire le ricette che non le torte e i biscotti, mentre il metodo adottato si ispira al movimento del software open-source. Sistemi come Linux sono stati la punta di diamante di questo progetto condiviso e ci si è serviti della rete per quel che rappresenta: un'occasione di far meglio tramite la collaborazione. Il codice trascurato da qualcuno può essere usato e trasformato da qualcun altro. È certamente più facile condividere, sviluppare e costruire idee online che non tramite calce e mattoni.
Coerentemente con questi assunti, il cuore della WikiHouse è il plug-in open-source per il programma d'architettura gratuito SketchUp. Il codice è stato scritto insieme con gli Espians, una rete di programmatori che lavora su obiettivi mirati e trasforma un modello facilmente progettato con SketchUp in tavole pronte al taglio con utensili CNC, che possono essere inviate direttamente al produttore. "La WikiHouse è una poesia che parla del prossimo futuro, che corre rapidamente verso la realtà", dice Indy Johar, associato dello studio 00:/. "È una piattaforma che realizza il prototipo di una realtà di progetto socializzato che contemporaneamente democratizza la produzione, e così facendo lancia una seria sfida ai dogmi industriali e intellettuali dell'élite professionale".
L'affermazione di Jihar viene fatta propria da quasi tutti coloro che sono entrati in contatto con il progetto. È stata ripresa in tutto il mondo, creando un movimento. Il gruppo sta contattando i team che lavorano a unità di edilizia d'emergenza, le università e anche gli immobiliaristi più curiosi. Finora sono stati costruiti cinque prototipi di WikiHouse, ma nessuno di essi è andato in produzione: la rete ha bisogno di ampliarsi ancora un po'. "La nostra speranza è di elaborare un metodo costruttivo e offrire consulenza ai progettisti e ai costruttori, creare officine WikiHouse in tutto il Paese e migliorare e realizzare versioni più evolute. È un progetto aperto, che si fonda sulle persone che credono che l'edilizia residenziale open-source sia un problema che vale la pena di risolvere."