Spesso di Tokyo si ricordano solo gli aspetti prettamente metropolitani, non tenendo in giusta considerazione tutta la sua complessità ambientale. Infatti, ci si dimentica di menzionare che nella prefettura della capitale del Giappone si trovano ben tre parchi nazionali popolati di animali selvatici dove è possibile praticare i riti di abluzione shintoisti con bagno sotto le cascate, e anche un arcipelago di isole recentemente istituito come area marina protetta dall'Unesco. In breve, descrivere Tokyo come una metropoli con sole caratteristiche urbane farebbe torto a questo agglomerato la cui identità è più complessa di quello che si possa credere.
Outdoors/Indoors, progetto per una piccola casa nell'area di Shinagawa ad opera di Be-Fun Design diventa il pretesto per raccontare parte dell'anima complessa di una metropoli che non ha timore di confrontarsi ne con le sue dualità ne con le sue contraddizioni: a Tokyo gli opposti sanno come convivere.
Progettata per una giovane coppia di amanti di trekking e arrampicata, Outdoors/Indoors è una casa di due piani con appena 36 metri quadri di impronta sul terreno. Quando vi si accede si percepisce immediatamente una certa spinta spaziale interna verticale: come se la spinta sotterranea che fa salire le montagna verso l'alto avesse idealmente anche elevato gli spazi interni di questa abitazione. In questo gioco di spazi che salgono, troviamo che bagno e servizi igienici—divisi da vetrate, completamente trasparenti—occupano lo spazio centrale rialzato del piano terra. Attorno a questo spazio elevato, corre la scala che porta al primo piano. Sfruttando la differenza di altezza, sotto al piano dei servizi igienici si trovano gli armadi capienti della stanza da letto. Come da tradizione, la stanza da letto non ha letti fissi, ma futon rimovibili, riposti dentro l'armadio, da tirare fuori solo quando servono. Ogni tanto, invece che i futon, vengono tirate fuori tende da campeggio da mettere sul pavimento per ospitare amici di passaggio. Nella risalita verso il primo piano, si viene inondati dalla luce che entra da un lucernario che corre lungo il perimetro interno della casa, permettendo di connettersi al cielo in modo immediato. Una volta al piano, troviamo un open space fortemente caratterizzato dallo spazio per arrampicate che determina l'essenza di questa abitazione. Sembra di trovarsi simbolicamente dentro il piccolo ventre di una montagna.
È tramite questa parete per l'arrampicata che la dicotomia di Outdoors/Indoors esprime la propria essenza sia da un punto di vista simbolico che materiale. Dove lo spazio per l'arrampicata, coperto da pannelli di OSB si mostra caldo, terreno e stabile, invece le aperture hanno qualità aeree, trasparenze che offrono cambiamenti legati al variare del tempo. Spesso gli stranieri che visitano Tokyo si meravigliano per la mancanza di finestre per come vengono intese in occidente: frame precisamente posizionati che "inquadrano" il paesaggio. Nell'architettura tradizionale giapponese, non esiste il concetto di finestra attraverso la quale guardare. O si stava fuori a godersi il paesaggio o si stava dentro protetti da shoji e fusuma, elementi costruttivi composti da materiali opachi che non permettono di guardare attraverso. In questo senso Outdoors/Indoors offre una rinnovata versione all'atto del guardare giapponese, pur essendovi una grande apertura sulla parete, di fatto BeFun invita a guardare il cielo.
Outdoors/Indoors offre una rinnovata versione all'atto del guardare giapponese, pur essendovi una grande apertura sulla parete, di fatto BeFun invita a guardare il cielo.
Tokyo—con i suoi abitanti avidi di futuro e giovani architetti visionari—è sicuramente fra le metropoli più disponibili a ospitare sperimentazioni di ogni tipo per quanto riguarda le abitazioni private. Così come per Outoors/Indoors, non si tratta quasi mai di progetti urlati, ma piuttosto di interpretazioni originali di necessità vere coniugate a desideri personali non repressi, ma anzi sollecitati. Grazie a ciò, negli ultimi anni si è venuta a creare a Tokyo la presenza di una miriade di case private molto innovative che presentano alcuni tratti comuni: identità prettamente metropolitana che spinge a riflettere su come articolare apertura/chiusura tra interno/esterno, pubblico/privato; un codice costruttivo—che per rigidità di regole—di fatto rappresenta una sfida alla creatività degli architetti e porta a trovare soluzioni inusuali; una relativamente piccola dimensione della quale si adopera ogni centimetro quadrato, col risultato di ottenere spazi ad alta intensità, come fossero piccoli universi. Outdoors/Indoors incarna questa condizione: una piccola realtà composta da artificio e natura che i padroni di casa usano come campo training di preparazione quotidiana alla complessa vita metropolitana.
Progetto: Tsuyoshi Shindo / BE-FUN DESIGN, Kohei Iwasaki, Tota Abe /EANA
Progetto della struttura: Kenji Nawa
Materiale della struttura: wood
Superficie costruita: 72 sq.m.
Plot Surface: 68.25 sq.m.
Ubicazione: Shinagawa, Tokyo
Realizzazione: 2011