Un rapporto quasi simbiotico tra il museo e il mare domina il nuovo progetto di Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio per l’Institute of Contemporay Art di Boston. Un progetto al quale lo studio newyorkese sta lavorando dall’aprile 2001, quando si è aggiudicato il concorso internazionale bandito dall’istituto.

Ogni elemento – dagli spettacolari scorci e vedute dell’interno alla forma a sbalzo della struttura esterna – richiama la presenza dell’acqua, e ne sfrutta le potenzialità scenografiche. All’interno, la vista verso il porto si trasforma in uno sfondo scenografico: le pareti vetrate possono variare intensità di luce diventando completamente trasparenti o opache, secondo le esigenze richieste dallo spettacolo. L’involucro esterno, d’altro canto, è rivestito di assi di vetro traslucido, vetro opaco e di parti in metall: di notte sarà illuminato diventando una sorta di benvenuto e di invito a raggiungere il porto. E, ancora, al piano superiore le gallerie a sbalzo sulla passeggiata e sull’acqua forniscono uno spazio all’aperto, ma riparato, dove i visitatori si potranno soffermare per godere la vista del porto di Boston.

Stiamo parlando, in effetti, di una ‘passeggiata’ lungo il mare di quasi 70 chilometri, che la coppia di progettisti ha cercato di inserire in ogni modo, e in maniera quasi naturale, nel progetto, facendone l’elemento chiave che anima gli spazi pubblici.

L’edificio comprende 5700 metri quadrati distribuiti su quattro piani e tanto spazio dedicato alle esposizioni temporanee (1670 mq), un teatro da 300 posti, aule per attività didattiche, media center e accesso diretto al fronte mare.

È iniziata la raccolta di fondi per la realizzazione – il cui costo stimato si aggira sui 60 milioni di dollari – mentre la fine dei lavori è prevista per la primavera del 2006.

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