“Abbiamo trascorso molto tempo in laboratorio per finalizzare il progetto e trovare quell’equilibrio che matematicamente, con il disegno, non riuscivamo a raggiungere”, continuano. “Con il passare del tempo, il progetto diventava sempre più una metafora perché bastava spostare di un millimetro il peso tra gli elementi perché tutto crollasse. Esattamente come succede nella vita. La nostra difficoltà in quanto designer, rispetto al lavoro di un artista, era che non potevamo ricorrere a trucchi per far funzionare il progetto.
Undici persone con mansioni diverse hanno lavorato a Screen System. Il processo di industrializzazione è davvero speciale. Si viene a far parte di un team che affascina ma che fa anche paura, perché se uno degli undici decide di cambiare un elemento, l’equilibrio muta”.
Design: Stine Gam, Enrico Fratesi
14–19 aprile 2015
Cappellini
Salone del Mobile
Fiera di Rho
Hall 20 / E01 - F06
Milano