La proposta di OMA's per l'ampliamento dell'Università Bocconi
A stage for Homo Economicus
Qual è il palco più appropriatoall'homo economicus? Nel clima di turbolenze ancora in atto, proponiamo una composizione formale di oggetti che vuole rappresentare un tridimensionale riapproriamento dei valori umanistici. Organizziamo una molteplicità di strutture e programmi in modo tale che, al di là di una risposta diretta ai bisogni immediati della Bocconi, siano affrontate anche questioni meno legate alle contingenze. In opposizione al rigore dell'architettura della Bocconi, il nostro progetto offre un certo grado di complessità. Vis-à-vis con il campus preesistente, con un insieme casuale di edifici più o meno indipendenti, il nuovo complesso si colloca come nucleo centrale, all'interno del quale due gruppi di edifici interdipendenti, uno introverso e l'altro estroverso, rivolti verso un centro aperto, danno forma all'insieme.
Le intime stanze per la lettura e le aree generali di lavoro sono disposte in un unico "anfiteatro", dal quale la vita della scuola può estendersi in tutte le direzioni. I blocchi delle residenze "proteggono" le attività più intime della palestra mentre una copertura di ombrelli architettonici definisce lo spazio sociale tra di loro. Il percorso principale si collega al vecchio campus, diventa caffetteria, aula studenti e spazio di lavoro, raccorda le piscine, marca l'ingresso alla palestra, e collega l'"anfiteatro" attraverso il centro sportivo. L'intero complesso è permeabile alle attività della città, ogni singola estensione urbana è concepita proprio per stabilire un collegamento adatto e stimolante.