L’essere forzatamente chiusi in casa per settimane la scorsa primavera a causa del lockdown da Covid-19 ha spinto molti a trovare modi non convenzionali per connettersi con i colleghi, gli amici, la scuola e la famiglia. Abbiamo passato questo tempo nella nostra casa cercando di abituarci al radicale cambiamento di stile di vita che il virus ha portato. E la casa è tornata a essere vista come un nido accogliente che protegge da quello che c’è fuori anche chi prima ci spendeva poco del proprio tempo. Questo ci porta a guardare con fiducia a questa ritrovata centralità della sfera domestica che porterà probabilmente molti a voler investire per migliorare gli ambienti in cui vivono.
Il lockdown ha rimesso la casa (e l'arredamento) al centro della vita
La ritrovata centralità della sfera domestica dopo le settimane chiusi in casa porterà tanti a investire per migliorare gli ambienti in cui vivono.
Disegnato
da Laura Silvestrini per Piaval
Disegnato
da Laura Silvestrini per Piaval
Disegnato da Ronan & Erwan Bouroullec per Artek
Disegnato da Ronan & Erwan Bouroullec per Artek
Disegnato da Ronan & Erwan Bouroullec per Artek
Disegnato da Jasper Morrison per Vitra
Disegnato da Jasper Morrison per Vitra
Disegnato da Chiara Andreatti per Gebrüder Thonet Vienna
Disegnato da Chiara Andreatti per Gebrüder Thonet Vienna
Disegnato da Chiara Andreatti per Gebrüder Thonet Vienna
Disegnato da Eugeni Quitllet per Pedrali
Disegnato da AB Concept per Poltrona Frau
Disegnato da AB Concept per Poltrona Frau
Prodotto da Nikari
Prodotto da Nikari
Disegnato
da Børge Mogensen per Carl Hansen
Disegnato
da Børge Mogensen per Carl Hansen
Disegnato
da Børge Mogensen per Carl Hansen
Disegnato da Piero Lissoni per Lema
Disegnato da Piero Lissoni per Lema
Disegnato da Piero Lissoni per Living Divani
Disegnato da Piero Lissoni per Living Divani
Disegnato da Valerio Sommella per Cantarutti
Disegnato da Kejii Takeuchi per De Padova
Disegnato da Kejii Takeuchi per Rubelli Casa
Disegnato da Kejii Takeuchi per Rubelli Casa
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- Giulia Guzzini
- 17 luglio 2020
Sintesi di design e ricerca tecnologica, la collezione Macaron, firmata dall’architetto Laura Silvestrini, è un manifesto dell’esperienza di Piaval nella lavorazione del legno massello. La seduta si compone di due volumi: la scocca abbracciata da un profilo ligneo che termina nelle gambe anteriori e la seduta, al cui centro s’innestano le gambe posteriori. La sovrapposizione dei volumi richiama l’immagine del pasticcino francese che dà il nome al progetto.
Questa sedia è un’espressione dell‘approccio di Jasper Morrison verso il design: sobrio, utile e responsabile. La base è costruita con due archi di acciaio: uno forma le gambe anteriori e il supporto dello schienale, l‘altro le gambe posteriori. Sulla base sono montate due scocche in impiallacciato multistrato.
Progetto di Chiara Andreatti, Suzenne è una lounge chair che Gebrüder Thonet Vienna ha lanciato nel 2019. Quest’anno, la piccola serie si amplia con l’ingresso in quella che potrebbe diventare una nuova famiglia di sedute di un divano di dimensioni contenute. Il Suzenne sofa riprende dell’originale la struttura leggera realizzata in massello di faggio curvato, incontro di linee rette e curve che sostiene lo schienale in paglia di Vienna, definito dalla cornice in legno.
Eugeni Quitllet reinterpreta con questa sedia le curve morbide e sinuose delle sedie in legno della seconda metà del XIX secolo. Realizzata in polipropilene stampato a iniezione, Remind si compone di un unico blocco di cui seduta e schienale si caratterizzano per una texture traspirante che contribuisce a renderla ancor più leggera.
Studio di architettura con sede a Hong Kong, Taipei e Milano, AB Concept, dietro cui ci sono Ed Ng e Terence Ngan, esordisce con Poltrona Frau con una dining chair disegnata per valicare senza sforzo la soglia tra interno ed esterno. Il risultato è Viola, una poltroncina confortevole per la zona pranzo. Ispirata allo strumento musicale da cui prende il nome, la seduta è dotata di 60 corde in pelle Frau® cucite a mano nella struttura di legno.
Presentato in anteprima a Stoccolma a febbraio, Basic è un tavolo importante realizzato in legno massello di frassino o di rovere. Sono due le versioni proposte per la forma del piano: ovale o rettangolare. Un aspetto originale di questa proposta di arredo è la possibilità di combinare tra loro le due forme del top per creare un lungo tavolo con un’estremità ovale e una rettangolare, da separare poi, volendo, in unità più piccole.
Prodotto da Nikari
Prodotto da Nikari
Rivisitazione di un progetto concepito da Børge Mogensen nel 1971, questo set di arredo per esterno, composto da un tavolo e da panche pieghevoli in teak, tradisce l’approccio funzionalista del designer danese. Rimasto fuori produzione per un certo numero di anni, questa serie entra oggi nella collezione di Carl Hansen & Son in una versione fedele all’originale con un leggero aumento dell’altezza del tavolo e delle panche per adattarsi all’altezza media di oggi.
Piero Lissoni è riuscito a rappresentare con questo nuovo tavolo per Lema l’archetipo del tavolo. Nella sua essenzialità formale, il tavolo Sesto si caratterizza per la leggerezza del piano rettangolare sostenuto dalla doppia base a cavalletto. La struttura apparentemente semplice nasconde un dettaglio sofisticato che risiede nella costruzione della gamba in cui l’elemento a ‘T’, a supporto del piano, si inserisce nel cavalletto. Ampia la gamma dei materiali proposti per il piano e per le gambe.
Sistema d’imbottiti dalla grande sobrietà e generosità di seduta a firma Piero Lissoni, Floyd-Hi 2 si caratterizza per il bracciolo incastonato tra lo schienale e la seduta che si ricurva con delicatezza. Nella nuova versione con piedino metallico, questo programma di sedute diventa componibile: forme fluide e rassicuranti che si sviluppano nello spazio per creare la composizione desiderata in risposta alle esigenze abitative dell’utente.
Per definire il segno distintivo di questa collezione
d’imbottiti – divano, poltrona lounge, pouf e panca –, Valerio Sommella è
partito dall’idea di forme tonde, morbide e generose in cui sprofondano, quasi
a scomparire, le gambe di legno. Da materiale fondante la produzione
dell’azienda friulana, il legno diviene nelle sedute Hyppo un dettaglio
costruttivo, pur mantenendo la funzione di elemento strutturale portante.
Classe 1977, nato in Giappone e cresciuto in Nuova Zelanda, Keiji Takeuchi ha aperto il suo studio in via Ripamonti a Milano dopo aver lavorato alcuni anni presso lo studio di Naoto Fukasava, a Tokyo prima, nel capoluogo lombardo poi. Takeuchi ha disegnato questa nuova poltroncina per De Padova. Anticonvenzionale e avvolgente, è caratterizzata da linee rotonde segnate da una doppia impuntura che corre lungo lo schienale.
Matteo Nunziati ha saputo riversare il DNA dell’azienda tessile Rubelli in un oggetto di design. Questo è il presupposto che si cela dietro la genesi della seduta Tela il cui nodo progettuale risiede nell’idea di creare lo schienale accoppiando in maniera inedita tessuto e cuoio, due facce della stessa tela. La struttura della seduta è proposta in massello di noce naturale o in frassino tinto moka, mentre i dettagli costruttivi, come il giunto tra schienale, gambe e braccioli, è rivestito di tessuto.