Il nuovo Terminal B dell’Aeroporto LaGuardia a New York simboleggia la completa trasformazione di uno degli aeroporti di più alto profilo del Paese. Il design fluido e trasparente della Hall Arrivi e Partenze (circa 79mila metri quadrati) celebra il movimento trasmettendo al contempo una forte presenza civica per la sua straordinaria architettura. Nello spirito dei grandiosi hub di trasporto come il celebre Grand Central Terminal di New York, il nuovo Terminal B annuncia poi una nuova, ambiziosa era di mobilità. Per verticalità e dimensione richiama la grandiosità della città stessa. La Hall Arrivi e Partenze funge da porta d’ingresso del terminal, con scenografici ponti pedonali che collegano le aree centrali e gli imbarchi.
Il nuovo Terminal dell’Aeroporto LaGuardia di New York
Il nuovo Terminal B dell’Aeroporto LaGuardia, con due hall a forma di isola a cui si accede dal terminal principale attraverso due ponti pedonali, riflette l’anima e la conformazione della città. Un’anima che è anche altamente tecnologica raccontata da WSP e HOK.
View Article details
- WSP / HOK
- 11 luglio 2022
Un nuovo parcheggio e una Hall centrale collegano l’edificio con il Terminal C e la futura stazione AirTrain LGA. LaGuardia è il primo aeroporto totalmente rinnovato negli Usa negli ultimi 25 anni. “La struttura, sviluppata e gestita da LaGuardia Gateway Partners (che include Vantage Airport Group) e progettata da HOK e WSP USA, porta avanti la vision grazie a un terminal altamente efficiente e adattabile che trasforma completamente l’esperienza dei passeggeri rendendo omaggio alla grandiosità architettonica e l’individualità di New York”, ha detto Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York.
Il concetto di isole e ponti
Il masterplan originale suggeriva un corpo centrale con i tradizionali hall peninsulari che si estendevano sulle piste. La società di sviluppo e il team progettuale hanno avuto invece la visione audace di creare due hall a forma di isola a cui si accede dal terminal principale attraverso due ponti pedonali lunghi 137 metri e alti 20. Questi passaggi sopraelevati costituiscono una metafora di New York, una città di isole e ponti. Per gli utenti, i ponti offrono sensazionali vedute panoramiche dello skyline di Manhattan e dei quartieri circostanti: la loro forma esprime eleganza nel rispetto di vincoli rigorosi, dando la percezione di essere parte dell’aeroporto. Ancor più importante, i ponti offrono una soluzione innovativa alle annose difficoltà delle piste di rullaggio al LaGuardia.
Il progetto di isole e ponti ha inoltre incrementato drasticamente l’efficienza delle attività aeroportuali avvicinando di circa 180 metri il nuovo Terminal B al Grand Central Parkway. Questa configurazione ha permesso di recuperare 16 ettari di terreno per le attività airside, un’impresa difficile per lo stretto aeroporto incuneato tra il viale, la Flushing Bay e l’East River. La soluzione ha permesso all’impresa di costruire il nuovo terminal in cima alla struttura esistente, riducendo di quasi due anni i tempi di costruzione e minimizzando l’impatto sulle attività aeroportuali in corso: anche al culmine della costruzione, il Terminal B è riuscito infatti a chiudere soltanto uno dei suoi 35 imbarchi per volta.
Un modello sostenibile e resiliente
Investire in infrastrutture sostenibili e resilienti sarà una componente vitale della ricostruzione post-pandemia del mondo. Primo aeroporto al mondo a ottenere la certificazione LEED v4 Gold, il nuovo Terminal B del LaGuardia ha contribuito a inaugurare misure di sostenibilità per i progetti di infrastrutture civili. Con un rating Envision Platinum (il più alto possibile), è il primo progetto a ottenere il riconoscimento nell’ambito del quadro v3 sviluppato dall’Institute for Sustainable Infrastructure. L’Istituto ha valutato il progetto sulla base di criteri che comprendono fattori base come la riduzione di emissioni, il riciclo di materiali e la conservazione di energia e acqua. Ha anche considerato indicatori più olistici di sostenibilità sociale ed economica come minimizzare l’impatto della costruzione, offrire opportunità di occupazione per i residenti, il design resiliente e il miglioramento di mobilità e accesso.
Molte delle strategie di progettazione sostenibile migliorano l’esperienza dei passeggeri. Il team si è focalizzato sulla creazione di un orientamento ottimale dell’edificio, offrendo flessibilità e utilizzando materiali naturali e di provenienza locale. L’uso strategico della luce diurna e linee chiare aiutano i viaggiatori a muoversi in modo intuitivo riducendo l’esigenza di illuminazione artificiale. Un sistema termico solare genera acqua calda. Durante la pandemia, i vasti open space del terminal hanno permesso alla struttura di adattarsi facilmente ai protocolli di maggior distanziamento e controllo imposti dal Covid-19. Le nuove taxi lane, che passano sotto i ponti del terminal, consentono di ottimizzare il consumo di carburante e l’inquinamento dei velivoli, riducendo il tempo di rullaggio e manovra. Per garantire che il terminal rimanga completamente operativo durante i frequenti violenti temporali sul vicino lungomare, i sistemi di importanza critica sono collocati ai livelli superiori o protetti sottoterra. Per attenuare ulteriormente l’impatto del cambiamento climatico, il piano di attività a lungo termine di LaGuardia prevede la riduzione delle emissioni di gas serra dell’aeroporto dell’80% entro il 2050.
Flessibilità e tecnologia avanzata
La collocazione di tutte le aree check-in e di controllo dei passeggeri al terzo piano permette al terminal di adattarsi continuamente alle evoluzioni hi-tech. Il progetto utilizza una tecnologia che permette ai vettori di ampliare o ridurre facilmente la loro presenza: American Airlines, Southwest Airlines, United Airlines e Air Canada condividono quattro isole per il check-in con banchi biglietteria con personale, 105 self-service, una consegna centrale del bagaglio e nove caroselli per il ritiro bagagli. Un filtro di sicurezza centralizzato TSA a 16 corsie snellisce il controllo dei passeggeri e incorpora le tecnologie più avanzate del settore. Il nuovo sistema di handling del bagaglio comprende 55 tavoli di ispezione mobili, uno dei più grandi spiegamenti in un aeroporto statunitense; progettato con motori magnetici permanenti, si muove soltanto quando le borse sono nel sistema e va in stand-by quando non è in uso.
Partnership tra pubblico e privato
Il progetto del Terminal B, del valore di 5,1 miliardi di dollari (costo di costruzione 4 miliardi di dollari), è la più grande partnership tra pubblico e privato della storia dell’aviazione statunitense. Come ha affermato Stewart Steeves, ceo di LaGuardia Gateway Partners, l’ampliamento del Terminal B potrebbe anche essere il “più complesso progetto dell’aviazione mai realizzato ovunque”, dato che il terminal precedente è rimasto del tutto operativo durante la costruzione. L’innovativo concetto di isole e ponti è stato il fattore fondamentale di successo, che ha permesso al team di realizzare la nuova hall centrale e satellite, il parcheggio, le strade di accesso e oltre tre chilometri di ulteriori piste di rullaggio con disagi minimi.
Anche al culmine dei lavori di rifacimento il Terminal B è riuscito a chiudere soltanto uno dei suoi 35 imbarchi per volta
Gli oltre 120mila mq vengono inondati di luce naturale. L’uso strategico della luce diurna e le linee chiare aiutano i viaggiatori a muoversi in modo intuitivo riducendo l’esigenza di illuminazione artificiale
LaGuardia Central si distingue per i nuovi ponti pedonali sulle corsie dei taxi attive con ampie vedute dell’aeroporto e dello skyline di Manhattan
Supportato da HOK Stream, lo strumento di progettazione parametrica proprietario, il team di ingegneri ha valutato rapidamente la fattibilità di dozzine di variazioni geometriche per i ponti
La soluzione ha previsto due tralicci verticali in acciaio di circa 20 metri, un’altezza sufficiente da consentire agli aerei di rullare al di sotto e di preservare al contempo la vista dalla vicina torre di controllo