Questo articolo è stato pubblicato in origine su DomusAir n.3, dicembre 2021.
Un gioiello “made in Singapore”
Nessun altro aeroporto, nessun altro hub di trasporto è un prolungamento così completo della vita civica come Jewel presso Changi Airport.
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- Jaron Lubin
- 09 dicembre 2021
Assolvendo la sua missio ne di collegamento tra i terminal esistenti, Jewel presso Changi Airport ripensa il centro di un aeroporto come importante luogo di attrazione pubblica. Combinando due ambienti — un vivace centro commerciale e un giardino paradisiaco — crea una nuova tipologia incentrata sulla comunità che diventa il cuore e l’anima del Changi Airport.
Il breafing
Come architetti, abbiamo la responsabilità di definire per un progetto un ruolo civico più ampio che consiste nell’arricchire e vivacizzare la comunità e nel favorire la vita pubblica. A differenza di qualsiasi altro aeroporto del mondo, Changi Airport è stato fin dagli inizi un luogo in cui le comunità locali si riuniscono. Che sia per trovare rifugio nell’aria condizionata, studiare per un esame, provare passi di danza con le amiche o semplicemente godersi un pasto insieme. Nessun altro aeroporto, nessun altro hub di trasporto è un prolungamento così completo della vita civica. Grazie al suo calendario di eventi e alle sue attrazioni, Changi Airport è andato oltre l’idea di aeroporto come semplice nodo di trasporto. Nel 2012, Changi Airport Group ha indetto una gara internazionale per sviluppare una destinazione lifestyle che comprendesse retail, strutture aeroportuali, spazi verdi e una “grande attrazione” che è stata lasciata imprecisata. Il nostro team, in collaborazione con la società di Singapore CapitaLand, ha cercato di conseguire uno spazio senza tempo che, a differenza delle altre idee proposte, più simili a un parco a tema, fosse un luogo dove ritornare, più e più volte. L’idea di un grande “Giardino centrale diverso da qualsiasi altro” è stata adottata, in linea con la posizione di Singapore, considerata la Città giardino. Sarebbe stato il luogo in cui “Singapore incontra il mondo e il mondo incontra Singapore” abbiamo scritto nel saggio presentato alla giuria (che ha assegnato all’unanimità il progetto al nostro team). Pensato per servire indifferentemente gli abitanti di Singapore e i viaggiatori, è stato immaginato come un luogo che avrebbe lasciato ricordi indelebili ai visitatori e avrebbe creato un’iconica porta d’accesso a Singapore — reinventando il concetto di che cosa può essere un aeroporto.
L’edificio
Jewel rappresenta una nuova tipologia di complesso, che combina struttura, facciata e ambiente. Basata sulla geometria di un toro, la forma dell’edificio di 135.700 metri quadrati risponde all’esigenza programmatica di molteplici collegamenti nell’ambiente aeroportuale. La struttura in vetro e acciaio, che nel punto di massima larghezza si estende su oltre 200 metri, ha soltanto supporti intermittenti, per cui ne risulta un interno quasi privo di colonne. Al centro del tetto di vetro c’è un oculo da cui scende una cascata d’acqua di 40 metri che, attraversando un giardino su più livelli, crea effetti visivi scenografici, tra cui arcobaleni. Il giardino a forma di anfiteatro (aperto 24 ore su 24) accoglie più di 2.000 alberi e 100mila cespugli provenienti da ogni parte del mondo. Sentieri naturali attorniano il giardino, con punti panoramici e tranquille aree di riposo. I livelli superiori ospitano molteplici attrazioni, tra cui un fog bridge (ponte con effetti di nebbia) con fondo di vetro, reti per saltare, aree gioco, labirinti, vari giardini e una passeggiata topiaria.
Il luogo in cui Singapore incontra il mondo e il mondo incontra Singapore
Nelle vicinanze, accessibili dal giardino, ci sono più di 200 negozi, 90 punti vendita di cibi e bevande, un cinema multisala, un hotel per i passeggeri in transito e un minimarket. Situato a meno di 30 minuti con il trasporto pubblico dal quartiere centrale degli affari, dalla zona dello shopping nella downtown e dalla popolosa parte orientale del paese, Jewel è veramente un prolungamento del tessuto cittadino. Posizionato all’esterno dei terminal, prima dei filtri di sicurezza, e direttamente collegato con il trasporto pubblico, è interamente accessibile al pubblico. Collegato direttamente con il Terminal 1, si trova tra i Terminal 2 e 3, che i visitatori raggiungono percorrendo nuovi ponti di collegamento sopraelevati e vetrati. Per ottimizzare l’accessibilità, nella struttura sono stati armoniosamente integrati un nuovo salone per le persone che accolgono i viaggiatori, una stazione degli autobus e una dei taxi, un parcheggio custodito di 3.000 posti e parcheggi a breve e lungo termine. Tra le nuove strutture aeroportuali ci sono l’early check-in e il drop-off dei bagagli per i viaggiatori che desiderano esplorare Jewel prima di imbarcarsi per la loro destinazione.
Collaborazione e progetto
Dall’analisi ingegneristica digitale alla fabbricazione automatizzata, e dalla fabbricazione di precisione all’assemblaggio in loco, la struttura rappresenta radicali progressi nelle tecniche emergenti che sono ancora nuove per architetti, fabbricanti e imprese edili. Per progettare e costruire Jewel, abbiamo riunito un gruppo eccezionale con un ampio ventaglio di competenze, che comprende specialisti del retail, pianificatori aeroportuali, ingegneri strutturali e delle facciate, guru dell’orticoltura, esperti di illuminazione naturale, artisti, progettisti di mostre, e specialisti di giochi d’acqua e illuminazione. Abbiamo anche avuto la fortuna di lavorare fianco a fianco con due clienti eccezionali: CapitaLand, nostro partner di lunga data, e Changi Airport Group, le cui attività e servizi erano stati eletti all’epoca da Skytrax migliori del mondo per sette anni di fila.
La chiave del progetto è stata bilanciare la moltitudine di voci: per esempio, le esigenze delle persone e delle piante sono decisamente diverse, e i bisogni di un centro commerciale sono spesso in contrasto con quelle di un grande giardino. Insieme ai nostri colleghi, abbiamo sviluppato un rapporto in cui ogni parte in causa avesse un ruolo significativo, e insieme ci siamo prefissi l’obiettivo di trovare un equilibrio nella nostra creazione. Un esempio di questa collaborazione è la definizione della forma d’insieme dell’edificio. Lavorando con i nostri esperti di geometrie complesse e i nostri ingegneri, abbiamo scoperto che ogni millimetro di variazione della curvatura nel tetto avrebbe influito sulla profondità di tutti i suoi elementi in acciaio, che a sua volta avrebbe creato più ombre nel giardino, limitando la quantità di luce naturale per nutrire le piante sottostanti. Questo avrebbe modificato completamente il progetto del verde. Il giardino con clima controllato ha richiesto una notevole quantità di ricerca e analisi. Questa serra di ultima generazione offre un comfort e una luce naturale ottimali minimizzando il consumo energetico mediante l’ottimizzazione dell’involucro dell’edificio, il movimento dell’aria, l’aria condizionata, sistemi di recupero dell’energia ed energia rinnovabile.
Utilizzando le ultime scoperte in fatto di modellazione digitale, il team è riuscito a prevedere con un elevato grado di certezza il comportamento degli spazi in tutte le condizioni, permettendo e modulando generosi apporti di luce, aria e apertura. Anche la cascata è stata intimamente connessa con altri aspetti dell’edificio. La sua pioggerellina creava un microclima che poteva avere un impatto sui sistemi di raffreddamento, per cui i flussi di acqua sono stati attentamente messi a punto da tutti i componenti del team in modo da minimizzare gli spruzzi e il rumore. Hanno partecipato alle visite ai modelli in scala reale di dimensioni epiche non soltanto architetti e ingegneri ma esperti di acustica, specialisti del clima e artisti. Un ulteriore esempio dell’esclusiva collaborazione del nostro team è il Changi Airport Skytrain, che attraversa l’area e l’edificio. Se il progetto originale comprendeva l’incapsulamento in un grande tubo di vetro, che separava gli spazi interni raffreddati dall’esterno, ci siamo resi conto che questo avrebbe spaccato in due il giardino. C’è voluta la cooperazione di tutto il team per sviluppare una soluzione: sistemi di porte automatizzate a ogni ingresso che fungessero da intercapedini, le prime del loro genere.
Il risultato
Troppo spesso, gli edifici non corrispondono alle immagini che ne illustrano l’idea progettuale. Oggi, uno dei più grandi complimenti che riceviamo è quando le persone guardano una fotografia dell’edificio e non riescono a decifrare se sia reale o una fantasia. Questa visione – una struttura aeroportuale come spazio pubblico e interfaccia sociale tra abitanti del posto e turisti – è qualcosa di nuovo e di insolito. È una tipologia di edificio che c’era bisogno di inventare. Jewel è diventato di per sé una meta, promuovendo il turismo di Singapore e incrementando l’attrattiva di Changi, uno dei principali poli aeroportuali del mondo. Offrendo un’esperienza interconnessa di persone, natura e commercio, forgia un nuovo concetto di tipologia aeroportuale che è fondamentale per la vita cittadina e collegato con il centro città con il treno.