Un “involucro” attorno alla nuova sottostazione elettrica di Brent Cross Town, uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana in Europa, a Londra, si trasforma in icona di un quartiere votato all’innovazione. Si tratta di una nuova opera d’arte pubblica permanente alta 21 metri e lunga 52, che al suo apice supera l’Angelo del Nord, scultura contemporanea di Antony Gormley, situata a Gateshead (a 20 metri di altezza). L’opera, realizzata dall’artista londinese Lakwena e dagli architetti IF_DO, si intitola Here we come, here we rise e riflette l’ambizione di ispirare e riunire le persone nella comunità locale. Si trova accanto alla A406 North Circular di Londra, all’incrocio con l’autostrada M1, adiacente sia alla linea ferroviaria Thameslink, che collega il centro di Londra con le contee a nord della città, sia alla nuova stazione di Brent Cross West, la cui apertura è prevista per il prossimo autunno. Si stima che solo dalla strada e dalla ferrovia l’opera verrà ammirata ogni anno da circa sei milioni di persone.
«Il progetto trae ispirazione dal movimento all’interno del sito, nonché dall’impegno di Related Argent, che ha curato la riqualificazione del quartiere, di rendere lo sport e il gioco caratteristiche principali di Brent Cross Town», spiega Sarah Castle, direttore di IF_DO. «La struttura si ispira quindi a influenze diverse, come la fotografia in movimento di Eadweard Muybridge e a strutture come quelle dei luna park, dove un telaio sostiene coperture dai colori vivaci».
L’opera è composta da quattro bande ondulate e pannelli “lenticolari” di forma triangolare che creano un effetto visivo caleidoscopico per enfatizzare l’idea di movimento quando gli spettatori si muovono intorno. «Il progetto è stato concepito in linea con le aspirazioni a basse emissioni di carbonio dello sviluppo di Brent Cross Town. La sottostazione abbraccia i principi dell’economia circolare, con una struttura primaria realizzata in acciaio riutilizzato proveniente dall’industria petrolifera. In tutto il progetto è stata prestata attenzione alla scelta di materiali in grado di bilanciare la sostenibilità con la durabilità e l’utilità», continua Sarah Castle. Brent Cross Town, realizzato in collaborazione con Related Argent e con il Consiglio di Barnet, è stato infatti progettato per raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2030 e l’investimento in nuove infrastrutture efficienti è una parte fondamentale di questo obiettivo.
La sottostazione fornirà elettricità a tutto il quartiere, comprese le 6.700 nuove abitazioni, i 3 milioni di metri quadrati di uffici e nuovi spazi commerciali e per il tempo libero, nonché alle reti di teleriscaldamento/raffreddamento a basse emissioni di carbonio gestite dalla società energetica svedese Vattenfall. Brent Cross Town si rifornirà di energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili. Arup, società di ingegneria di fama mondiale, ha guidato il team di progettazione con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale della struttura: circa il 50% dell’acciaio strutturale è stato recuperato da oleodotti inutilizzati, riducendo le emissioni di carbonio incorporato di oltre il 40%. Il calcestruzzo utilizzato è “Earth Friendly Concrete”, una tipologia sostenibile realizzata da materiale riciclato che permette di abbassare le emissioni di CO2. L’uso di questi materiali alternativi consente di risparmiare rispettivamente il 33% e il 70% di carbonio incorporato rispetto agli standard.
Ben Glover, Associate Director, Waste and Energy Buildings Business Leader di Arup, ha spiegato: «La sottostazione di Brent Cross Town ha rappresentato per noi un’opportunità unica di far parte di un progetto che privilegia in egual misura fattori ambientali, sociali ed economici, guidando uno sviluppo sostenibile. Scegliendo i materiali in base al loro impatto di carbonio, riutilizzando i materiali e riducendo i rifiuti, siamo orgogliosi di aver affrontato questa sfida con i principi dell’economia circolare e di aver realizzato una sottostazione a zero emissioni per lo sviluppo».
L’illuminazione svolge un ruolo fondamentale nel design dell’opera d’arte e gli specialisti di Michael Grubb Studio hanno progettato un sistema in grado di essere discreto ma che al contempo riesca anche ad attirare l’attenzione sull’opera d’arte sia di giorno che di notte. L’illuminazione crea infatti una sorta di alone intorno all’involucro della facciata che filtra verso il basso attraverso la struttura, consentendo alla luce di attenuarsi a un livello inferiore.
Il progetto ha riportato in vita un’area dismessa, ex industriale, con la creazione di un nuovo argine paesaggistico progettato da Gillespies Landscape Architects. Gli alberi e i prati di fiori selvatici piantati fanno da cornice naturale all’opera d’arte, aumentano la biodiversità del sito, migliorano i corridoi della fauna locale e si collegano alla più ampia rete di infrastrutture verdi del piano regolatore dell’area circostante.
«La sottostazione primaria di Brent Cross dimostra l’opportunità che si crea quando le infrastrutture vengono trattate con immaginazione civica per ottenere obiettivi in termini di valore sociale. Il risultato è un nuovo punto di riferimento che ispirerà e infonderà un senso di orgoglio nella comunità locale», conclude Sarah Castle. «Sarebbe stato facile seguire una strada più tradizionale, ovvero nascondere la sottostazione in una scatola anonima e perdere l’opportunità che ora è così evidente», ha commentato Nick Searl, partner di Related Argent. «Invece, abbiamo dimostrato che anche le infrastrutture più funzionali possono svolgere un ruolo importante nel definire il luogo e nel risollevare gli animi».