Connessione, condivisione, apertura: questi sono i temi sviluppati da The Student Hotel, una catena contraddistinta da una formula rivisitata di residenza studentesca che apre anche a famiglie, imprenditori e giovani startupper. Il suo fondatore e CEO, Charlie MacGregor, si era proposto di migliorare il servizio di accoglienza riservato agli studenti (settore di cui si occupava la sua famiglia) quando aveva creato la sua prima società nel 2005, a 25 anni, ma la sua idea vincente è stata quella di coinvolgere anche professionisti e famiglie per poter sviluppare una comunità. Ha ideato quindi una struttura che creasse collegamenti tra le diverse generazioni. Per varcare la sua soglia, non occorre necessariamente essere uno studente. Una nuova idea di ospitalità prende forma in un edificio ibrido che prevede una casa per studenti, un hotel, un’area eventi e uno spazio di co-working, dove spiriti creativi da tutto il mondo ed esperienze eterogenee si incontrano.
Dall’inizio nel 2006 a oggi, The Student Hotel è diventato una realtà globale: in Europa dispone di 4.400 camere in 11 località: Dresda, Firenze, Rotterdam, Amsterdam, L'Aia, Groninga, Eindhoven, Maastricht, Parigi e Barcellona, oltre all’ultimo nato a Berlino aperto lo scorso ottobre, che sorge nel centralissimo distretto di Mitte, non lontano da Alexanderplatz, dove una spettacolare costruzione accoglie i suoi ospiti. “L'hotel stabilisce un nuovo concetto di vita condivisa a Berlino”, racconta Jürgen Engel, fondatore di KSP Jürgen Engel Architekten che ha sviluppato il progetto di questa sede. “Oltre alle camere, per l’hotel e per i residenti a lungo periodo, ci sono le aree comuni e una hall a pianta aperta, cuore pulsante della struttura”. Il senso di comunità si esprime soprattutto negli spazi relazionali: la biblioteca, la lavanderia, la sala riunioni, la sala fitness, il cinema all’aperto, il coffeeshop (gestito in collaborazione con Concierge Coffee), l’area di co-working (realizzata con WeWork) e un ristorante, appartenente alla catena di ristorazione The Commons. Ne risulta un luogo dinamico che mette in relazione dimensione collettiva e individuale, dove il lavoro, il divertimento e il comfort si fondono a creare un'atmosfera stimolante per tutti.
Il progetto degli interni segue le linee guida dettate dall’impianto della struttura e si ispira alla scena artistica berlinese, con accenni di design retrò e suggestioni in stile Memphis: è una combinazione di glamour e grunge ideata dallo Studio Aisslinger, in collaborazione con Masquespacio, lo studio di Valencia noto per la sua creatività, e la divisione Innovation Design Studio di TSH. Le 475 camere, caratterizzate da colori brillanti e texture sofisticate, sono frutto di una ricerca complessa e di una personalizzazione che restituisce l’impressione di un ambiente vissuto. Si pongono i colori brillanti in armonico contrasto con l’aspetto elegante e rigoroso della facciata in cemento bianco, che garantisce un'elevata resistenza meccanica e all'azione dell'inquinamento atmosferico oltre a mantenere inalterato nel tempo il suo colore luminoso. Questa scelta cromatica sottolinea l’andamento fluido della struttura, dove gli intradossi delle finestre, tagliati in obliquo, e i cambi di direzione su ogni piano definiscono il suo particolare aspetto tridimensionale. Le camere dell’hotel, gli appartamenti per studenti (con una dimensione che varia dai 16 ai 23 m²) e gli uffici occupano una superficie totale di 24.900 m².
Ogni dieci camere per studenti è prevista una cucina comune; chi risiederà per lunghi periodi avrà a disposizione le camere più grandi dotate di angoli cottura. Per consentire di identificare anche dall’esterno la collocazione delle tre tipologie di accoglienza – hotel, appartamenti, uffici – gli architetti hanno studiato una configurazione differenziata in facciata per dimensione delle aperture e loro orientamento. Il cortile centrale diventa l’elemento di connessione fra le diverse strutture: è un grande spazio connotato da un intervento grafico dai colori accesi che si sviluppa anche negli interni attraversando i pavimenti e le pareti. È dotato di punti di ancoraggio, così da facilitare l’installazione di tensostrutture per feste o eventi.
“Nella maggior parte dei cortili ci sono solo postazioni per sedersi. Noi invece volevamo creare una corte multiuso invitante e stimolante, un ambiente vivo con palestra, caffetteria, cinema ed eventi”, afferma Naomi Thellier de Poncheville, direttore creativo di The Student Hotel. Nel 2020 verranno aperte altre strutture a Vienna, Bologna, Delft, San Sebastian, Barcellona, Parigi, Tolosa, Lisbona Carcavelos, Porto e Roma. E nel 2021 se ne aggiungeranno due a Firenze. Entro cinque anni, si prevede ci saranno 65 edifici sparsi in tutta Europa. “Together, we can be heroes”, recita il claim di The Student Hotel. E il successo internazionale che sta riscuotendo questa catena sembra dargli ragione.
Questo articolo è stato pubblicato in origine sul supplemento Contract, allegato Domus 1040, novembre 2019
- Progetto:
- The Student Hotel
- Architetto:
- KSP Jürgen Engel Architekten
- Team di progetto:
- Peter Kirstan, Buket Ergin, Elena Flegler, Hannes Meisehen, Elena Rubio
- Ingegnerizzazione facciata (fase di progetto schematico):
- Emmer Pfenninger Partner
- Strutture, ingegneria elettrica e meccanica, impianti e canalizzazioni:
- ZWP
- Illuminotecnica:
- The Student Hotel Interior Design, Innovation Design Studio TSH
- Impresa:
- Zublin
- Progetto interni:
- Studio Aisslinger, Masquespacio, Innovation Design Studio TSH
- Arredo camere:
- Modus Furniture
- Progettazione paesaggistica:
- Topos
- Superficie del sito:
- 11.500 mq
- Superficie costruita lorda:
- 17,700 mq (hotel), 7,200 mq (uffici)
- Completamento:
- 2019