“Quando noi contempliamo un quadro del Greco viviamo non solo lo stato d'animo di un pittore, ché questo è quanto importa meno, ma quello di un intero periodo storico.” Scrive Emilio Bodrero, storico e politico italiano.
Milano si prepara, trepidante, ad una mostra senza precedenti: El Greco. Pseudonimo di Domínikos Theotokópoulos, pittore, scultore e architetto di origini greche, El Greco visse in Italia, dove ebbe un forte legame con Venezia e Roma per poi approdare in Spagna dove divenne una tra le figure più importanti del tardo rinascimento spagnolo. Torna in Italia e per la prima volta a Milano, dall’11 Ottobre 2023 fino all’11 Febbraio 2024 a Palazzo Reale.
L’esposizione si articola attraverso un’indagine tutta volta all’influenza dei modelli italiani sulla formazione del maestro. I loghi in cui ha vissuto e le influenze dei suoi contemporanei, aiuteranno il visitatore non solo a ricostruire la sua biografia ma anche la sua tecnica pittorica.
Capolavori in prestito dai più grandi musei internazionali, come San Martino e il mendicante e il Laocoonte provenienti dalla National Gallery di Washington. Il Ritratto di Jeronimo De Cevallos dal Museo del Prado, due Annunciazioni dal Museo Thyssen-Bornemisza, il San Giovanni e San Francesco delle Gallerie degli Uffizi, oltre a opere straordinarie di istituzioni ecclesiastiche che giungono in Italia per la prima volta.
Pittore del colore, maestro della forma, El Greco rifiutò tutti i dettami classici per spingersi verso una nuova filosofia pittorica dove il colore teneva testa all’immagine. Scrive Francisco Pacheco del Río, pittore spagnolo che fece visita ad El Greco nel 1611 “Grandi macchie di colori puri e non mescolati, come fossero immodesti segni della sua abilità”.
La mostra a cura di Juan Antonio García Castro, Palma Martínez-Burgos García e Thomas Clement Salomon sarà uno degli appuntamenti più importanti per la scena culturale milanese.