Fondato a New York nel 2010 da Nahyun Hwang (Seoul, 1980) e David Eugin Moon (Milwaukee, Wisconsin, 1974), NHDM interpreta il progetto dell'architettura a partire dai suoi usi, prima ancora che dalle sue caratteristiche formali o costruttive: una qualità che denuncia di per sé l'intreccio fra l'attività di ricerca e didattica dei due giovani architetti e la pratica dello studio.
Azioni umane come condividere, interpretare, indugiare o scambiare sono così viste come opportunità per testare nuovi approcci agli edifici e agli spazi, che consentano di appropriarsene in maniera non convenzionale e di attivare modalità di fruizione più flessibili, aperte alla trasformazione e all'interpretazione individuale e collettiva.
Così, il progetto della Biblioteca del Nam June Paik Art Center a Yong-In (Corea del Sud, 2011) si ispira ai processi dell'artista coreano Nam June Paik per definire un dispositivo spaziale multifunzionale, che ridefinisce la relazione tra gli utenti e l'accesso alle informazioni. In contrasto con la tipologia convenzionale di biblioteca, caratterizzata dalla disposizione centralizzata, unidirezionale e statica dei contenuti, il programma elaborato da NHDM offre un accesso non lineare e dinamico alle informazioni, trasformando la visita alla biblioteca in un'esperienza multidirezionale e reciproca.
In maniera ancora più pervasiva, il progetto di edilizia sociale Wolgok Youth Platform a Seoul interviene in particolare sulle difficili condizioni economiche e abitative vissute da larga parte degli abitanti della capitale coreana con un'età compresa tra 20 e 35 anni circa. Il progetto sfrutta così l'opportunità offerta dalla collaborazione tra un'organizzazione non profit e il governo locale per sviluppare il prototipo di un nuovo alloggio alternativo per i giovani, proponendo unità abitative flessibili, integrate a spazi dove poter elaborare programmi a lungo termine per l'apprendimento e il lavoro.