Sotto i riflettori grazie all'iconico padiglione inglese all'Expo di Shanghai del 2010, la cui superficie acuminata richiamava il manto di un riccio, Thomas Heatherwick si contraddistingue per un lavoro attento alle caratteristiche espressive dei materiali, lo studio dei processi costruttivi e, soprattutto, salti di scala progettuale.
Lo studio londinese, nato nel 1994, spazia dal mega-complesso multifunzionale 1000 Trees di Shanghai (2017), con 800 colonne strutturali che ospitano aree verdi, alla progettazione di spazi museali come il Museo Zeitz-MOCAA di Cape Town (2017), al “double decker” londinese – il New Routemaster – del 2011, a pezzi unici di design collezionabile, al design in serie come la poltroncina roteante Spun in polietilene a stampo rotazionale (2010), che ha portato a Magis il Compasso d'Oro nel 2014. Sono progetti capaci di catturare le persone per il linguaggio plastico e ludico, che non è però fine a se stesso.
La spettacolare copertura doppia del recente Coal Drops Yard, il grande progetto di riqualificazione dell'area dietro la stazione di King's Cross di Londra, che unisce due magazzini del carbone del XIX secolo, è pensata per creare un punto d'incontro, una piazza coperta all'aperto.
L’aspetto interdisciplinare è coadiuvato alla presenza di un team di 250 “problem solver”, che guidano le diverse aree di ricerca: dall’artigianato e le arti applicate agli studi sociali, dalle analisi di mercato alla pianificazione e l’ingegneria. E il laboratorio di modellistica e prototipazione interno consente continue verifiche. La resa formale nasce anche dalla sfida ai materiali costruttivi.
Per la mostra alla galleria Haunch of Venison nel 2010. Heatherwick ha realizzato cinque impressionanti versioni della Spun, composte da un singolo pezzo di alluminio estruso e piegato. Un processo complesso, mutuato dalla tecnologia aerospaziale ed eseguito dalla più grande macchina per estrusione del mondo.