Fondato nel 2001 a Barcellona da Juli Capella (Barcellona, 1960), assieme a Miquel Garcia e alla designer Cristina Capella, Capella Garcia Arquitectura è uno studio generalista che si propone di indirizzare la propria creatività lungo il leggendario percorso "dal cucchiaio alla città", ma che mira allo stesso tempo a invertirne la logica.
L'atteggiamento sottilmente iconoclasta e apertamente ironico che caratterizza il loro modo di agire si manifesta in tutti i loro progetti e nella maniera di dialogare con gli aspetti compositivi e costruttivi moderni, spesso messi in discussione attraverso l’inserimento di sorprendenti interpolazioni o surreali alterazioni che deformano l'esattezza del codice. La tecnica di Capella Garcia potrebbe quindi essere meno esplicita e più sottile dell'approccio postmoderno degli anni Settanta - che ha avuto un impatto sul quadro teorico dello studio - ma il risultato non è certamente meno colto o pervasivo.
Questo approccio si riflette anche nella poliedrica attività dello studio e di Juli Capella stesso, che oltre a essere architetto è anche giornalista e teorico dell'architettura e del design. Come la metafora della "piega"che Deleuze utilizzava per spiegare il barocco, l'architettura concepita dallo studio Capella Garcia di solito incorpora una piega che aggiunge complessità e significato alla forma; una piega che a volte non è solo metaforica.
È il caso, ad esempio, di Espai Ridaura (2007), un edificio polifunzionale a Santa Cristina d'Aro vicino a Girona, la cui forma sembra emergere da un processo di "esfoliazione del terreno".
Ancora più radicale in questo senso è l'Hotel Omm di Barcellona (2003) la cui facciata è composta da moduli curvilinei prefabbricati in acciaio inox, che sembrano pezzi di latta curvati da un gigantesco apriscatole che lasciano entrare la luce negli ambienti, ma che mettono in discussione soprattutto e con forza il concetto tradizionale di ornamento architettonico.