noAarchitecten

Se l’edificio è in grado di diventare una parte positiva della memoria collettiva, diventerà parte stessa delle persone.

Fondato nel 2000 a Bruxelles da Philippe Viérin (Bruges, Belgio, 1969), An Fonteyne (Ostend, Belgio, 1971) e Jitse van den Berg (Nijmegen, Olanda, 1971), sin dai primi progetti lo studio si è concentrato su edifici pubblici all’interno di centri storici, approcciando il tema dell’architettura preesistente senza imporre una linea diretta tra passato e presente, quanto piuttosto una mediazione. Per noAarchitecten, la città è infatti il frutto di un processo continuo, in cui l’architettura va a conciliare periodi diversi. E se l’edificio è in grado di diventare una parte positiva della memoria collettiva, diventerà parte stessa delle persone.

Un progetto esemplare è la nuova facoltà di giurisprudenza dell’Università di Hasselt (2015) che si inserisce nell’ex prigione cittadina del 1859 dalla struttura a panopticon. Il muro esterno della prigione diventa un punto di forza nel nuovo progetto, così come i numerosi corridoi che hanno permesso di inserire due auditorium all’aperto e una caffetteria. Invece, l’ufficio del rettore si trova nel nuovo edificio adiacente, caratterizzato da una facciata ricoperta da strati di vetro verde che si pone in contrasto con il vecchio penitenziario, in mattoni.

Anche la ristrutturazione del Gruuthusemuseum a Bruges (2019) si confronta con un edificio storico. Già risultante dalla conversione in palazzo medievale da parte di Louis Delacenserie, la planimetria mostra una sala monumentale con la grande scalinata e una sequenza labirintica di stanze e scale secondarie, con una proliferazione di ammezzati e logge. La nuova scenografia enfatizza l’idea della casa neogotica, con colori che rimandano al rifacimento del XIX secolo in dialogo con i luminosi pavimenti piastrellati. Il nuovo padiglione esterno, invece, ricostituisce l’intimità del cortile originariamente chiuso. La struttura in piastre d’acciaio pieghettato viene a formare una sorta di esoscheletro dall’estetica contemporanea che fa eco al linguaggio gotico e neogotico dei monumenti circostanti.

Emblematico dell’approccio dello studio è anche la sottostazione di elettricità 150kV/15kV realizzata ad Anversa nel 2009, che affronta i linguaggi delle architetture industriali. È un edificio che contiene solo macchine e cavi, la sua essenza spaziale ruota interamente attorno all’esterno. Leggermente inclinato, è realizzato in calcestruzzo blu petrolio gettato in situ, con le assi della cassaforma che vengono a creare una superficie ruvida, rendendo il fabbricato un punto di riferimento per il territorio circostante.

50 Best Architecture Firms 2020

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram