Vivere all’aperto è fonte di benessere. Se la Pandemia aveva reso più urgente la necessità di spazi outdoor in continuità con quelli dell’abitare, la successiva normalizzazione della vita ha comunque mantenuto l’esigenza di un maggiore contatto con l’esterno e di esposizione alla luce naturale. Oltre alle proposte da parte delle aziende d’arredo, cresce il settore delle strutture di protezione e transizione come tende solari o pergole, che oggi diventano soluzioni sempre più complesse, versatili e polifunzionali, tanto da partecipare attivamente alla produzione di energia e al comportamento termico dell’edificio. Soltanto in Italia, tra il 2019 e il 2024, il fatturato di questo settore è cresciuto del 54 per cento passando da 1,256 a 1,939 miliardi di euro (fonte: Centro Studi FederlegnoArredo). “Abbiamo sicuramente beneficiato della crescita stimolata dall’effetto Covid e dal Bonus Casa”, precisa Gianfranco Bellin, presidente di Assotende, “ma il settore ha tenuto l’onda di riflusso del 2023, quando è venuta a mancare l’agevolazione dello sconto in fattura, e si è assestato su una crescita più organica e stagionale che dovrebbe essere favorita anche dalle semplificazioni burocratiche introdotte dal Decreto Salva Casa, recentemente convertito in legge (105/2024)”.
Luci e ombre, elogio della perfezione
Pergole climatiche per esterni vivibili tutto l’anno, tende di design che riparano con stile e illuminazione che valorizza l’ambiente.

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- Valentina Croci
- 04 marzo 2025
Oggi il focus torna sugli investimenti in prodotti e tecnologie. Il comparto italiano è sempre stato pioniere in tal senso: qui sono nate le pergotende intorno al 2000 e il Paese è diventato leader globale, poi sono stato progressivamente implementati il design e le tecnologie per prodotti come le pergole, che da inclinate sono diventate piatte e, oggi, strutture architettoniche versatili. Da elementi solo ombreggianti si sono evolute in complessi impermeabilizzanti, motorizzati con sofisticati sistemi elettronici di controllo e dotati di illuminazione, suono e dispositivi di raffrescamento. Recentemente sono state lanciate pergole orientabili fotovoltaiche, che concorrono all’autosufficienza del sistema. “In Assotende, che rappresenta le 63 principali realtà italiane per un totale di circa 3.000 addetti, promuoviamo una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità dei prodotti”, prosegue Bellin. “Il 95 per cento delle pergole bioclimatiche è in alluminio e la durabilità è tale da ridurne il valore dell’impronta di carbonio. Poi, incoraggiamo lo smaltimento e il riciclo delle componenti, oltre alla diffusione di tessuti tecnici da poliesteri e acrilici riciclati. Tramite Federlegno siamo proattivi sui regolamenti e normative europei per il settore e partecipiamo ai gruppi di lavoro dell’UNI (Ente Italiano di Normazione) per il riconoscimento di nuovi prodotti”. Quali saranno le proposte per le aree di confine tra interno ed esterno? "Il mondo outdoor si è espanso non solo nell’offerta dell’arredo, dalle linee per il living alle cucine per esterni, ma soprattutto nell’essenza di questi nuovi spazi di vita. Noi di Assotende siamo quelli che proteggono tali ambienti. Per questa ragione non possiamo più limitarci alla mera realizzazione di strutture, ma dobbiamo collaborare in gruppi di lavoro intersettoriali per capire gli stimoli e le esigenze dei diversi mercati. Gli spazi outdoor sono una parte integrante dell’architettura e, considerando gli oltre 3.000 km di coste italiane caratterizzate da strutture vetuste e da riqualificare, abbiamo davvero una grande occasione per portare qualità e bellezza”.
Tanto negli spazi interni quanto all’esterno, l’illuminazione è un fattore determinante nella percezione della qualità dell’ambiente e nel benessere della persona. E illuminare l’outdoor è particolarmente complesso per la variabilità degli elementi che vi concorrono. “Il design dell’illuminazione esterna inizia con l’identificazione del suo scopo”, spiega Thomas Gravanis, fondatore di L+GD, società di consulenza per l’illuminazione con base ad Atene e un portfolio di oltre 650 progetti in una dozzina di Paesi. “Il contesto ambientale e l’esperienza dell’utente sono altrettanto importanti: l’illuminazione deve integrare armoniosamente l’architettura circostante e il paesaggio naturale, mentre le persone devono poter interagire con lo spazio in momenti e in condizioni diverse. Infine, sul progetto incide il rispetto delle normative locali in merito all’inquinamento luminoso, all’efficienza energetica e al posizionamento degli apparecchi. Spesso l’illuminazione esterna risulta eccessiva da causare bagliori e sminuire l’atmosfera. Gli apparecchi illuminotecnici devono essere selezionati con precisione in base all’applicazione specifica e agli obiettivi estetici dello spazio, senza trascurarne gli aspetti manutentivi e di durata nel tempo. Il LED continua a dominare come opzione più efficiente e duratura, offrendo funzionalità come la luminosità regolabile e le temperature di colore per design più dinamici. I sistemi di illuminazione intelligenti stanno diventando sempre più popolari, integrando funzioni come il rilevamento del movimento e il controllo da remoto per una migliore gestione dell’energia. La tecnologia consente soluzioni precise e creative che si adattano ai requisiti specifici di ciascun progetto”.
Che impatto ha la sostenibilità nella progettazione dell’illuminazione esterna? “Per L+DG è un principio fondamentale. Diamo la priorità all’efficienza energetica incorporando LED che minimizzano il consumo e seguiamo i principi di dark-sky compliance per ridurre l’inquinamento luminoso dirigendo la luce verso il basso ed eliminando l’abbagliamento inutile. Supportiamo inoltre l’uso di materiali sostenibili, come gli apparecchi realizzati con componenti riciclati o riciclabili. Infine, prediligiamo sistemi di illuminazione adattiva che si adeguano all’occupazione o all’ora del giorno, garantendo che l’illuminazione venga utilizzata solo quando necessario. Tutte queste strategie si allineano ai sempre più richiesti standard di certificazione green come LEED, WELL o BREEAM, rafforzando un tipo di progettazione responsabile verso l’ambiente e ad alte prestazioni.