D'abord que je vous dise qu'on ne risque rien à livrer le secret professionnel puisque on ne livre pas le moyen de s'en servir.
Jean Cocteau
Aprendo la Recherche, ci si imbatte, quasi all'inizio del primo libro, nella lunga descrizione dedicata alla chiesa di Combray. Un minuzioso resoconto che ha il valore di schiudere allo sguardo del lettore il dettaglio di un edificio fin troppo spesso riconosciuto solo per la sua iconicità. Progetto di provincia, esempio minore, ma anche punto di riferimento per gli abitanti del paese che ormai lo vedono esclusivamente legato alla sua funzione – liturgica e simbolica – piuttosto che al complesso rapporto delle sue parti – corpo e campanile – riducendone il delicato disegno a una grossolana approssimazione d'insieme. Per ovviare a questo peccato di cecità Proust utilizza un metodo che svela, attraverso il disvelarsi degli oggetti e dei luoghi, il progetto progressivo e articolato di una biografia interiore, emotiva e analitica, vera protagonista del romanzo. Non si può pensare di leggere nel profondo del proprio animo, pare dirci il racconto della chiesa, se non si riescono a decifrare i dettagli nella superficie del mondo.