Ai Weiwei. Never Sorry di Alison Klayman, presentato lo scorso 5 luglio dallo Schermo dell'arte Film Festival a Firenze, è il primo puntuale lavoro di documentazione filmata sull'artista. Riprese originali e materiali video, registrati dall'artista nel corso delle sue numerose inchieste pubbliche, offrono uno sguardo completo sugli avvenimenti che hanno caratterizzato i suoi ultimi anni di attività, con rimandi ai momenti della sua formazione come uomo e come artista.
Dal film emerge l'immagine di un artista umanista con una grande fiducia intellettuale nelle capacità dell'uomo di contribuire con ogni suo gesto al miglioramento della società. Ai Weiwei esprime questo suo ottimismo impegnandosi su diversi fronti, che vanno dall'arte all'architettura, dalla letteratura al cinema di documentazione, fino all'azione sui social media e alle proteste pubbliche. I diversi ambiti di azione rispondono tuttavia a un unico e comprensivo obiettivo: liberare l'espressione individuale dalle imposizioni di ogni genere per favorire lo scambio reciproco e la condivisione tra gli individui. Ai Weiwei lavora sulla comunicazione e sui significati sociali per far ritrovare la parola a un paese reso muto dall'ideologia delle masse e dall'utopismo sociale che agisce uniformando il pensiero e eliminando la possibilità di un approccio critico alla vita.
Ai Weiwei si pone all'attenzione internazionale nel 2008 quando, dopo aver partecipato alla progettazione di Bird's Nest, lo stadio per i giochi olimpici di Pechino opera degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, espone il suo dissenso nei confronti dell'uso propagandistico della manifestazione condotto dalle istituzioni cinesi.
Sempre nello stesso anno, un altro amaro capitolo della storia cinese concorrerà a definire con più chiarezza il suo ruolo di artista dissidente. Si tratta del violento terremoto che ha devastato la provincia di Sichuan provocando la morte di più di 70.000 persone. Ai Weiwei, accompagnato da un gruppo di volontari reclutati in rete attraverso il suo blog, dà inizio a un progetto di investigazione sulle cause di questa catastrofe. Il risultato della ricerca è una lista pubblicata online in cui appaiono oltre 5000 nomi di bambini morti sotto il crollo delle cosiddette "costruzioni di Tofu".
Per Ai realtà virtuale e realtà vissuta hanno uguale importanza, mentre la tecnologia è il supporto fondamentale con cui amplificare e diffondere ogni sua azione
Ai Weiwei. Never Sorry è distribuito da Feltrinelli Real Cinema, Pfa Film e Associazione Fanatic About Festival.