Si dice che la critica sia in crisi. C'è chi lamenta che la forma dell'arte sia troppo "prevedibile, gradevole ed eterodiretta". Si dice che coloro che scrivono siano diventati spettatori attoniti della proliferazione dell'immagine, apparentemente incapaci di prendere posizione critica. Altri danno la colpa della "crisi" e a Internet, dove a chiunque è concesso di diventare un critico ma nessuno è poi così affidabile. Si dice che i critici elaborino vanamente progetti oscuri e di nicchia, mentre i brutti edifici passano inosservati. Perfino una tavola rotonda ospitata proprio da Domus si intitolava Critical Futures, "Il futuro della critica". Tutti chiedono nuovi modelli di analisi critica che infondano nuova vita nella professione e vadano oltre le celebrazioni promozionali e i peana in lode della forma insensata di turno. Questo, ci vuole; e questo è il risultato: un 'graphic novel d'architettura'. Citizens of No Place ("Cittadini di nessun luogo") di Jimenez Lai è una raffinatissima e solida miscela di critica del progetto, teorie d'avanguardia e magistrale capacità di rappresentazione. Forse d'ora in poi si starà più attenti a quel che si chiede.
In termini storico-artistici il Barocco è un movimento secentesco caratterizzato dalla cura attenta dei particolari e dall'esasperazione del movimento, che creò forme grandiose, spettacolari ed esuberanti pur conservando semplicità e chiarezza narrativa.
Nel quarto capitolo, Babel, il protagonista si trova di fronte a un bivio: ottenere un eccezionale successo in qualcosa che ama o rimanere con la donna a cui è legato. Sceglie la prima strada e vive per un anno alla massima altezza possibile per un'abitazione umana. Nella puntata seguente (capitolo 5, The Obsession Accelerator, "L'acceleratore di ossessioni"), ritorna a casa dopo aver vissuto in un edificio alto 12.000 metri e con una pianta grande come il Central Park, e si ritrova nuovamente davanti al suo bivio. Non è chiara la scelta della sua compagna quando lui le offre di andare a vivere insieme in un minuscolo contenitore 'personale'. La prospettiva barocca del problema "fino a che altezza si può costruire" porta non a un'elucubrazione tecnologica ma a una riflessione di genere umanistico.
Per 'confluenza' si intende la sintesi di più concetti o forme, che in realtà finisce per cancellare le differenze. Nel capitolo 8, On Types of Seductive Robustness, "Dei generi di solidità seduttiva", il protagonista viene sorpreso a commettere atti impuri con "una forma architettonica figurativa" e confessa il suo amore per il mostruoso edificio. La polizia lo informa che fare l'amore con l'edificio è contrario alla legge, perché esso non appartiene alle tipologie accettate. Ma il protagonista insiste, convince gli agenti che ama davvero l'edificio ed essi si convincono a classificarlo in modo che ognuno ne possa godere.
Queste combinazioni estreme fanno rivivere il genio creativo e inventivo di Stanley Tigerman, di Rem Koolhaas, di Archigram e di molti altri pensatori-fumettisti radicali