"Sono convinto", scrive Enzo Mari in apertura della sua autobiografia, 25 modi per piantare un chiodo, "che il progettare corrisponda a una pulsione profonda dell'uomo, come l'istinto di sopravvivenza, la fame, il sesso. Siamo una specie che vuole modificare il suo ambiente". Più che la successione di eventi che compone la vita di Mari, che ne è forse pretesto anziché scopo, il motore di 25 modi… è il desiderio di articolare questo principio attraverso discussioni teoriche ed esempi concreti: il desiderio, cioè, di illustrare la cinghia di trasmissione che vincola la progettazione alla vita dell'uomo.
Progettare è un'attività che coinvolge ogni pratica, nel momento in cui l'umanità cerca di migliorare le proprie norme o quando, contraddicendole, trova soluzioni altre.