In Europa, da diversi anni, si discute sulla qualità degli edifici e sul benessere degli abitanti. Un europeo su quattro passa le sue giornate in spazi che non rispettano i requisiti igienico-sanitari previsti dalle normative e nel 2020 le emissioni di CO2 sono state superiori del 18% non rientrando negli obiettivi climatici dell’Unione Europea. Questi sono alcuni dei dati rilevati dall’Healthy Buildings Barometer, strumento di indagine che dal 2015 analizza lo stato di salute degli edifici europei.
L’edizione 2024 dell’Healthy Buildings Barometer, sviluppata da BPIE (Buildings Performance Institute Europe), e finanziata dal Gruppo Velux, ha analizzato le principali tipologie edilizie quali abitazioni, scuole e ospedali, fornendo informazioni sulla loro condizione.
L’analisi ha presentato i principali risultati di un’indagine sulle abitudini dei cittadini europei nei confronti del comfort, dei consumi energetici e dell’impatto ambientale, ed è stato condotto in diversi Paesi europei garantendo una fotografia realistica per varietà di dimensioni e posizione geografica.
La ricerca ha sottolineato che se venissero rispettati gli standard di efficienza energetica imposti dall’UE si potrebbe risparmiare il 44% dell’energia utilizzata per il riscaldamento degli ambienti. Il costo della riqualificazione dell’intero patrimonio immobiliare inefficiente dell’Unione Europea potrebbe far risparmiare 194 miliardi di Euro in beni sociali equivalenti permettendo anche di soddisfare gli obiettivi fissati dalla Legge Europea sul clima.
Living Places Copenhagen, sviluppato dal Gruppo Velux e dagli architetti Effekt, recente vincitore del MIPIM Award 2024 nella categoria Miglior Progetto Residenziale, è un progetto virtuoso e mostra come sia possibile costruire edifici a basse emissioni di anidride carbonica.