Sony ha presentato ufficialmente la quarta generazione della sua fotocamera mirrorless Alpha 7R. Assieme ai miglioramenti che ci si può aspettare dall’ultima nata della serie, Sony ha introdotto anche il primo sensore 35-mm (full-frame) da 61 Megapixel con retroilluminazione (BSI o BI in gergo). È un altro esempio interessante di come le fotocamere professionali facciano sempre più affidamento sulle innovazioni tecnologiche introdotte dapprima sugli smartphone. I sensori BSI, che fanno passare più luce rispetto ai sensori tradizionali e offrono migliori prestazioni in condizioni di bassa luminosità, furono sviluppati in origine in formati molto più piccoli, pensati per migliorare le capacità di esposizione delle fotocamere dei telefonini. I miglioramenti introdotti dalla fotocamera dell’iPhone 4, ad esempio, erano basati principalmente sull’implementazione di questo tipo di sensore. Quasi dieci anni più tardi, con le mirrorless che hanno rivoluzionato il settore fotografico ancora grazie al contributo di Sony, ritroviamo dunque sul mercato una full-frame con una risoluzione più alta delle medio formato più comuni e una lunga lista di miglioramenti attribuibili alla fotografia computazionale, con un autofocus iper-rapido con capacità avanzatissime di tracking dei soggetti e degli occhi e 567 punti AF a rilevamento di fase, 15 stop di gamma dinamica e funzionalità per la ripresa video che piaceranno moltissimo anche a un pubblico più ampio di videomaker. Prezzo: 3999€ per il corpo macchina.
Sony Alpha 7R IV, la prima mirrorless con sensore retroilluminato da 61MP
La nuova fotocamera dell'azienda giapponese ha una risoluzione incredibile.
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- Andrea Nepori
- 22 luglio 2019
- Sony
- 2019
Photos courtesy of Sony.
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