Sono passati tre anni dall’introduzione della Hasselblad X1D, la prima fotocamera medio formato mirrorless al mondo che inaugurava la linea X. Oggi l’azienda di Göteborg è finalmente pronta a al lancio - atteso già da tempo - della seconda generazione della serie. Si chiama, senza troppa fantasia, X1D II 50C e mantiene gli stessi obiettivi e la stessa filosofia delineati da Hasselblad con il lancio della prima X1D: rendere la fotografia medio formato più portatile e meno legata al setup di studio senza compromettere la qualità dell’immagine. La X1D riuscì nell’impresa, nonostante una serie di problemi minori legati ad alcuni aspetti della macchina e soprattutto alle difficoltà produttive a fronte di un altissima domanda a livello globale. Ora con il modello X1D II Hasselblad prova a migliorare vari aspetti e criticità, ascoltando prima di tutto il feedback dei suoi clienti e degli appassionati.
Il design della fotocamera rimane così invariato, come la risoluzione del sensore. Non si passa infatti a 100 megapixel come suggerivano alcune indiscrezioni delle settimane scorse. I miglioramenti riguardano principalmente le prestazioni, con una riduzione del tempo di accensione del 46%, meno ritardo e tempo di blackout fra gli scatti, un refresh rate più alto in modalità Live View e una raffica da 2,7fps (erano 2,0fps sul modello precedente). Il display posteriore misura ora 3,6” contro i 3,0” della X1D mentre il mirino elettronico ha una risoluzione superiore del 55%. Da segnalare anche l’implementazione di un modulo GPS interno, che sul precedente modello si poteva aggiungere come accessorio da collegare alla slitta del flash.
X1D II 50C monta inoltre una presa USB che abilita la ricarica della batteria diretta senza caricatore e si può usare per controllare la fotocamera con un iPad Pro e il nuovo software Phocus Mobile 2. L’applicazione, disponibile anche per iPad Air, abilita un flusso di lavoro portatile perfetto per quei professionisti della fotografia che amano editare le proprie immagini quando sono ancora sul campo. L’applicazione è compatibile con il formato RAW della X1D II ma la fotocamera può anche salvare le foto in JPEG a risoluzione piena. Le immagini si possono importare sul software anche tramite wi-fi mentre l’app può essere usata anche per controllare le funzioni della fotocamera e come telecomando per effettuare scatti in remoto.
Assieme al nuovo corpo macchina della serie X, Hasselblad oggi ha presentato anche un nuovo obiettivo dello stesso formato, l’XCD 3,5-4,5/35-75, uno zoom compatto con otturatore centrale e tempi di esposizione che vanno da 1/2000 di secondo a 68 minuti. Anche l’obiettivo punta ad offrire una maggiore mobilità ed è stato sviluppato per permettere ai fotografi di alleggerire la propria dotazione con una soluzione completa che permetta di scattare foto di paesaggi e di architetture come di ritratti, senza rinunciare in alcun modo alla qualità ottica delle soluzioni di Hasselblad.
Per quanto più accessibile delle soluzioni di fascia alta di Hasselblad, la X1D II rimane pur sempre una fotocamera destinata a una nicchia di professionisti della fotografia (o di facoltosi appassionati). Il corpo macchina costa 5000€ iva esclusa (contro i 7900 del modello precedente), mentre il prezzo del nuovo XCD 35-75 è di 4500€ iva esclusa. Arriveranno rispettivamente a luglio e ottobre.
Assieme alla fotocamera e all’obiettivo, l’azienda di Göteborg ha presentato in anteprima anche un nuovo dorso digitale (CFV II 50C), compatibile con tutte le Hasselblad della serie V dal 1957 in poi, e il corpo 907X, che funziona con tutti gli obiettivi della serie X e con le altre ottiche di tutti i maggiori sistemi Hasselblad tramite adattatore.
La combinazione del dorso digitale e del nuovo corpo 907X offrirà un’esperienza fotografica unica, compresa la tipica modalità di scatto “ad altezza della cintura” resa possibile dal tilt-screen del CFV II 50C. Maggiori dettagli e informazioni su prezzi e disponibilità del dorso digitale del 907X seguiranno più avanti quest’anno.
- Brand:
- Hasselblad
- Anno:
- 2019