Un'esperienza sensoriale a 360 gradi che parte dagli occhi per offrire il meglio alle orecchie. Sennheiser ha svelato a Milano He1, il punto più alto della sua produzione, il meglio che la casa tedesca nata nel 1945 può offrire a chi ama la musica. A chi la ama in modo così viscerale da spenderci 61mila euro.
Siamo di fronte a un capolavoro. Il primo aspetto che emerge è l'estetica. L'amplificatore è incastonato in una base di marmo di Carrara grande più o meno come un giradischi. Dalla pietra spuntano, sulla parte frontale delle manopole, comandi analogici che ci permettono di scegliere la fonte e il volume. Sopra però ecco che He1 dà il meglio. Otto valvole spuntano da una base in acciaio e la illuminano di rosso. Accanto le cuffie vere e proprie, custodite in una gabbia metallica con coperchio in vetro. Basta premere un tasto e il coperchio si alza per dare avvio al rito dell'ascolto.
Accarezzato l'occhio è il momento delle orecchie. All'interno del marmo ci sono otto Dac che convertono l'audio digitale in analogico e poi lo passano alle valvole che rendono il suono caldo, nitido e croccante come solo l'analogico sa fare. E infatti inforcate le cuffie si entra in un'altra dimensione. La prima reazione è sempre la stessa: anche in un brano ascoltato centinaia di volte si assaporano dettagli mai notati prima. Merito anche delle frequenze raggiunte, ovvero dagli 8 ai 100mila hertz quando l'umano perfetto (che non esiste), sente solo dai 20 ai 20mila hertz.
Stando alla casa madre, le He1 vogliono «Dimostrare la capacità tecnica di Sennheiser». Sono state realizzate da un laboratorio ad hoc a cui «è stata massima libertà in termini di budget e nessun limite o vincolo». A bordo non ci sono elementi preziosi ma ben seimila componenti tutti assemblati a mano e gran parte di essi è personalizzabile. Non a caso dall'ordine ci vogliono due mesi per riceverle e finora ne sono state vendute «tra i 200 e i 300 pezzi, non forniamo il numero preciso». Un bel risultato visto il prezzo da fuoriserie.
Per assaporare l'alta qualità di He1 però c'è bisogno di dargli fonti di livello. Bene quindi il vinile: con le He1 ha una fragranza quasi fisica davvero difficile da riprodurre con altre cuffie. A livello digitale invece la scelta deve cadere sui file cosiddetti Studio Master, formati non compressi che si possono acquistare online o ascoltare in streaming su piattaforme come Tidal o Qabuz. Da valutare anche la connessione a un lettore Cd ma deve essere di livello pena non sfruttare tutte le qualità delle He1. E sarebbe un vero peccato.