Galaxy Fold: luci e ombre dello smartphone pieghevole di Samsung

Punto di svolta nella storia degli smartphone che, si presenta come la naturale evoluzione della specie. Con qualche perplessità.

La magia c'è. Forse non come con il primo smartphone che hai usato, ma c'è. Ed è meno controversa di un decennio fa, quando si chiedeva di lasciare il mondo familiare composto da tasti fisici e T9 per digitare su un telefono che era tutto schermo. Il primo telefono pieghevole di Samsung è stato lanciato ufficialmente a San Francisco il 20 febbraio e si chiama, semplicemente, “Galaxy Fold” – non “X” o “F” come era trapelato dai rumors che si sono rincorsi nel corso di quest'anno, dunque. Dal punto di vista dell'utente, non è una rivoluzione; si tratta piuttosto di una evoluzione radicale del fenotipo-smartphone, una mutazione della specie che potrebbe farsi inesorabilmente spazio a danno di quel che l'ha preceduta. Di base, si tratta di un telefono piuttosto spesso, grande il giusto per stare nel taschino di una giacca, con uno schermo da 4,7 pollici, grande quindi pressapoco come quello del Galaxy S3, presentato proprio in questi giorni nel “lontano” 2012, racchiuso tra due anacronistiche spessissime cornici. Quando questo dispositivo si apre a libro – il pieghevole che si dispiega –, l'interfaccia è progettata affinché l'esperienza d'uso continui senza soluzione di continuità sull'Infinity Flex Display, uno schermo più grande, da 7,3", formato da due singoli display tenuti insieme da una cerniera. Quindi, che sia un video di YouTube, Google Maps, il Galaxy Fold può passare tranquillamente tra le due modalità “piegato” e “dispiegato”, smartphone e tablet, senza interruzioni. Il multitasking permette di usare fino a tre app in contemporanea quando si usa il telefono come tablet, e si potranno per esempio mandare messaggi mentre guardi Netflix, o prendere appunti con il browser aperto. 

La data d'uscita di Galaxy Fold è il 4 aprile, che slitta a inizio maggio per l'Europa. Sarà disponibile in 4 versioni con un costo inedito per uno smartphone, circa 2000 euro, giustificati non solo dalla portata innovativa di questo dispositivo, ma anche dal corredo tecnologico di cui è dotato. Sei fotocamere, due batterie, un chip di nuova generazione e 12 giga di RAM permetteranno prestazioni da PC, sostiene Samsung. “Samsung Fold è la nostra risposta a quanti ripetono con scetticismo che oramai tutto è già stato fatto”, annuncia – Galaxy Fold dispiegato in mano – DJ Koh, capo del dipartimento mobile di Samsung. 

Il progetto Galaxy Fold rappresenta un netto passo avanti rispetto a quanto visto fino a oggi, per cui si è reso necessario l'impiego di nuovi materiali e processi di costruzione che sono stati letteralmente inventati per questo dispositivo, ha spiegato DJ Koh. Per esempio la cerniera che unisce i due display interni, cuore del pieghevole stesso e nascosta all'interno del dispositivo, è qualcosa di radicalmente nuovo, mai visto su nessun altro dispositivo, costruita con una serie di ingranaggi interbloccati tra di loro. È la componente più incredibile e più delicata di Galaxy Fold, e anche la più rappresentativa di questo dispositivo che inaugura di fatto una categoria tutta nuova. Solo i test, le recensioni e soprattutto l'uso che se ne farà nei prossimi mesi potranno dirci se questo è il capolavoro che consacra Samsung sul trono del mercato mondiale degli smartphone, o quel genere di innovazione che annunciata tra squilli di tromba ha bisogno di tempo e riscontri per trovare la sua forma definitiva e migliore. 

Brand:
Samsung
Dispositivo:
Galaxy Fold
Categoria:
Smartphone pieghevole
Anno:
2019
Prezzo:
$1980

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