Quello degli auricolari wireless di Apple, gli AirPods, è un successo che pare inarrestabile. Alle 16 milioni di unità vendute nel 2017 seguono le 28 milioni di quest'anno, e si prevede una ulteriore crescita nel 2019 (55 milioni), con un raddoppio delle vendite nel 2021 (110 milioni). Tuttavia anche il cavallo che vince si cambia. Apple ha pronto un doppio aggiornamento per i suoi auricolari. Sul primo fronte niente di eclatante. Come sottolineato dall'analista Ming-Chi Kuo, uno dei maggiori esperti della Mela, per il prossimo anno è previsto un passo avanti che porterà Airpods al livello delle cuffie più blasonate. Prima di tutto comparirà  la cancellazione attiva del suono, una caratteristica diventata quasi imprescindibile per i modelli hi-end. Altra aggiunta sarà la resistenza all'acqua così da poterle usare anche durante lo sport mentre da ultimo l'analista prevede anche un sensore che permette di misurare il battito cardiaco e la ricarica senza fili. Insomma, se tutto sarà confermato, quelle del 2019 non saranno solo delle cuffie ma un dispositivo a tutto tondo che costerà di più degli attuali 179 euro (159 dollari negli Stati Uniti).

Per il 2020 però Kuo prevede molto di più, un cambiamento radicale a livello di design. È difficile giudicare questa predizione per due motivi: prima di tutto l'analista non si è spinto oltre nella sua previsione e poi è difficile pensare che Apple possa cambiare un classico. Nell'anno dell'uscita, nel 2016, le AirPods hanno rappresentato un vero punto di rottura col passato. Riprendevano la forma delle EarPods del 2012 togliendo il filo e dotandole di un sensore che rilevava quando venivano indossate o tolte. La vera trovata però è loro forma altamente ergonomica che permette di tenerle salde nell'orecchio anche quando si cammina senza ricorrere a (fastidiosi) gommini intrauricolari o ad altre appendici. Un'idea questa che ha cambiato il modo di disegnare le cuffie contagiando anche gli altri marchi.