Ah gli anni del boom economico italiano. Così formidabili che ancora campiamo dei loro status symbol. Una consapevolezza che nel momento in cui mette i brividi, pensando a quanto tempo è passato da una buona idea, induce a ringraziare il cielo che esista almeno un patrimonio da saccheggiare. Se non altro fino a quando saremo una società che vive di retromania. Poi, forse, dolori. Nel frattempo, dopo il reboot del “cinquino” nel 2007, è di nuovo tempo di "dolce vita" con quello della prima serie speciale dell’utilitaria più famosa al mondo: e cioè il modello Fiat cabrio creato per accontentare il bisogno di frescura – e visuale senza ostacoli – quando costretti a sterzare sui tornanti della costa amalfitana. Chiamata come allora Spiaggina, ma con l’aggiunta di ‘58, l’anno di costruzione che ne segna anche un glorioso sessantesimo, Spiaggina ‘58 è un omaggio affettuoso all’originale d’epoca, zeppo di citazioni che vanno dalla modanatura laterale con logo 500 alle calotte cromate degli specchietti retrovisori; dai loghi vintage al nome cromato in corsivo.

E un colore speciale chiamato “Azzurro Volare”, in onore del "Blu dipinto di blu" di Domenico Modugno: non sia mai un pleonasmo in meno possa raffreddare gli entusiasmi. Tutto come allora insomma, tranne il mito scoperchiato con tettoia in tessuto rigato degli anni Sessanta, sostituito da un’avvilente capote grigia. Si capisce, sono subentrate intanto la cultura della sicurezza, un codice della strada più restrittivo, il ridimensionamento in chiave borghese del glamour. Meno male però che c’è quello scavezzacollo di Lapo Elkann. Uno che siccome di slanci-vitali-non-imprigionati-nei-regolamenti se ne intende, ci ha fatto dono – assieme all'atelier Pininfirina – di una Spiaggina by Garage Italia libera del tettuccio e dei finestrini laterali, e con un doccino integrato perfetto per una giornata al mare. Ecco, ora sì che è “Dolce vita” con la D maiuscola.