Ferruccio Laviani firma la nuova collezione Foscarini

La collezione Be/Colour fa rinascere lampade iconiche del passato con una nuova veste cromatica dal sapore retro.

Ferruccio Laviani reinterpreta in chiave cromatica alcune delle lampade iconiche di Foscarini. Be/Colour è la nuova capsule collection dell’azienda veneziana che ripropone, enfatizzandone i caratteri originali, modelli come Magneto di Giulio Iacchetti, Twiggy di Marc Sadler, Binic di Ionna Vautrin, Gregg di Ludovica + Roberto Palomba, Bahia di Lucidi Pevere. La palette cromatica, dal sapore retro, introduce colori pastello tra cui verde, blu e rosa e mattone, creando abbinamenti decisi tra i vari elementi delle lampade.

Fig.1 Lampada Twiggy di Marc Sadler, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.1 Lampada Twiggy di Marc Sadler, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.2 Lampada Twiggy di Marc Sadler, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.3 Lampada Twiggy di Marc Sadler, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.4 Lampada Twiggy di Marc Sadler, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.5 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.6 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.7 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.8 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.9 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.10 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.11 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.12 Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.13 Lampada Gregg di Ludovica+Roberto Palomba, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.14 Lampada Gregg di Ludovica+Roberto Palomba, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.15 Lampada Magneto di Giulio Iacchetti, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.16 Lampada Magneto di Giulio Iacchetti, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.17 Lampada Magneto di Giulio Iacchetti, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.18 Lampada Bahia di Lucidi Pevere, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.19 Lampada Bahia di Lucidi Pevere, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.20 Lampada Bahia di Lucidi Pevere, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018
Fig.21 Lampada Bahia di Lucidi Pevere, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018

“Il colore è stato solo recentemente sdoganato”, racconta Ferruccio Laviani, “da quei retaggi razionalisti che lo hanno sempre considerato qualcosa di accessorio, non fondamentale, rimanendo al massimo nell’ambito della declinazione dei singoli colori primari. È stato solo con l’avvento del Postmoderno e soprattutto con Memphis ed Alchimia che si sono introdotte palette di tinte inusuali, con abbinamenti fuori dagli schemi. Il tema del colore e la sua presenza nel design industriale contemporaneo diventa così un argomento importante nella progettazione e uno degli elementi principali di ogni nuova creazione.”

Lampada Binic di Ionna Vautrin, reinterpretata da Ferruccio Laviani per la collezione Be/Colour di Foscarini, 2018

“Progettare con il colore significa considerare non solo ciò che è al centro, ma anche ciò che gli si trova accanto e attorno”, spiega Carlo Urbinati, presidente di Foscarini. “Nasciamo con il colore, che fa prendere vita ai volumi, permette di leggere i pieni e i vuoti ed esprime, dell’oggetto, la personalità”.

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