Per dirla con le parole di Drugo de Il Grande Lebowski, il tappeto “dà un tono all’ambiente”. Non solo: è anche l’oggetto ideale sotto il quale nascondere la polvere. Il tappeto è causa di infernali allergie, lo usano i gatti per farsi le unghie, i bambini ci si sbucciano le ginocchia. Nelle scene di passione che cominciano in salotto, “il tuo vestito sul tappeto” (Jacques Prévert). Il tappeto si sporca, metti di caffè, e lavarlo è un dramma. Nella prassi è un prodotto complicato in modo consustanziale: bello da una parte, intricato dall’altra, pieno di nodi. Però, se persino un personaggio così privo di gusto come Drugo lo ha eletto come sua ossessione, vuol dire che è proprio così: il tappeto è indispensabile complemento di bellezza che trascende le classi di lifestye.
Ecco perché scegliamo la collezione “Le Jardin Intérieur” disegnata India Mahdavi per il brand Manufacture Cogolin, che dallo scorso gennaio si è arricchita con cinque nuovi colori. Dice la designer: “Queste armonie sono ispirate al tramonto: la terra e la notte animano la grafica con colori audaci”. I tappeti sono realizzati a mano dalla manifattura francese, che esiste dal 1929. Non solo questione di colori, ma anche di forme: si sposano con piastrelle e parquet, sembrando dei bijoux per pavimenti.