Per dirla con le parole di Drugo de Il Grande Lebowski, il tappeto “dà un tono all’ambiente”. Non solo: è anche l’oggetto ideale sotto il quale nascondere la polvere. Il tappeto è causa di infernali allergie, lo usano i gatti per farsi le unghie, i bambini ci si sbucciano le ginocchia. Nelle scene di passione che cominciano in salotto, “il tuo vestito sul tappeto” (Jacques Prévert). Il tappeto si sporca, metti di caffè, e lavarlo è un dramma. Nella prassi è un prodotto complicato in modo consustanziale: bello da una parte, intricato dall’altra, pieno di nodi. Però, se persino un personaggio così privo di gusto come Drugo lo ha eletto come sua ossessione, vuol dire che è proprio così: il tappeto è indispensabile complemento di bellezza che trascende le classi di lifestye.
Ardire. I tappeti di India Mahdavi sono tramonti
La collezione “Le jardin intérieur” per Manufacture Cogolin si arricchisce di nuovi colori arditi che si ispirano al calare del giorno.
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- Olga Mascolo
- 07 marzo 2018
Ecco perché scegliamo la collezione “Le Jardin Intérieur” disegnata India Mahdavi per il brand Manufacture Cogolin, che dallo scorso gennaio si è arricchita con cinque nuovi colori. Dice la designer: “Queste armonie sono ispirate al tramonto: la terra e la notte animano la grafica con colori audaci”. I tappeti sono realizzati a mano dalla manifattura francese, che esiste dal 1929. Non solo questione di colori, ma anche di forme: si sposano con piastrelle e parquet, sembrando dei bijoux per pavimenti.