Il workshop “SCENERY//Scenari”, che si è tenuto a Latronico in Basilicata realizzato per “A cielo aperto”, un progetto curato da Pasquale Campanella e Bianco-Valente, sostenuto dall’Associazione Culturale Vincenzo De Luca, nasce con un intento chiaro: invitare i partecipanti a lavorare sul paesaggio della località lucana, coinvolgendo i frequentatori, gli abitanti e i turisti in questo progetto. Nel percorso didattico è stata proposta una lettura parallela tra un tipo di fotografia con presupposti documentari e quella di alcuni autori che utilizzano la staged photography, ragionando sull’ambigua soglia che attraversa i due metodi espressivi che si trovano tra la realtà e la finzione, mettendo in parallelo lavori di autori come Richard Misrach e Joel Sternfeld, con quelli di Gregory Crewdson e di Cindy Sherman.
Scenari
Parte del progetto di arte pubblica “A cielo aperto”, il workshop tenuto da Maurizio Montagna a Latronico, in Basilicata, ha tentato di mettere in crisi il concetto di fotografia “documentaria”.
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- 19 settembre 2017
- Latronico
Approfondendo le tematiche affrontate nel processo artistico degli autori citati, il workshop ha tentato di mettere in crisi il concetto di fotografia “documentaria”, facendo riflettere su quanto ogni azione eseguita dal fotografo sia una messa in atto di possibili “trucchi”, e quanto questi trucchi siano fondamentali per una ingannevole perfetta riuscita di una buona immagine fotografica. I partecipanti al workshop sono stati stimolati a formulare degli immaginari legati sia al luogo fotografato sia a processi di ripresa apparentemente molto differenti tra loro. Con l’aiuto della mia collaboratrice, la giovane artista performer Beatrice Zen, abbiamo quindi costruito delle vere e proprie messe in scena, lavorando sulle possibili location e sulle possibili interpretazioni da mettere in atto durante le riprese.
I lavori prodotti sono il risultato dei due giorni di riprese realizzate dai partecipanti con la collaborazione di alcune comparse, le quali sono state invitate a recitare una “parte”. La capacità immaginativa degli autori ha prodotto una lettura disorientante su Latronico: un giovane ragazzo che pesca tra i tetti, lanciando la lenza tra i vicoli sottostanti; una donna con una racchetta da tennis che sembra trovare in un’alta recinzione un ostacolo troppo alto per la sua battuta; una bella giovane in attesa di scorgere qualche nuovo arrivato a Latronico in una calda giornata estiva davanti a un fruttivendolo. Questi i nomi degli autori/autrici e degli attori/attrici di questa bellissima esperienza didattica: Felice De Luca, Pasquale Campanella, Giuseppe Giacoia, Elena Zottola, Beatrice Zen, Daniela Zottola, Alessandra Lofrano, Alessia Cirigliano, Rita e Adele De Luca, Elisabetta De Luca, Veronica Rossi, Marco Campanella.
Maurizio Montagna lavora con macchine fotografiche in grande formato su temi legati al paesaggio urbano, all’architettura e a studi legati alle diverse modalità espressive della fotografia. Realizzando progetti articolati che creano relazioni tra linguaggio e rappresentazione, il suo lavoro mette in discussione la stessa potenzialità documentaria della fotografia. Numerose mostre in Italia e all’estero, tra queste “Fundamentals”, XXIV Biennale Architettura, Venezia 2014, “Verso il Mediterraneo. Sezioni del paesaggio da Salerno a Reggio Calabria”, Palazzo Poli, Roma e ha vinto numerosi premi. Sono uscite le monografie Albedo, the Plan editore, 2004; Billboards, damiani editore, 2008; Giulio Minoletti Architetto, Schine Editore, 2009; Aldo Andreani. Architetture, immagini, visioni, Electa Architettura, 2016.