In Between

Mai prima d’ora le materie prime sono state spostate in modo tanto veloce e in tutto il mondo, come accade oggi. Una T-shirt da Taiwan, pantofole in feltro dal Tirolo, vino dall’Australia – ordinati oggi e consegnati a casa tua domani. Perfino i singoli ingredienti di un vasetto di yogurt alla fragola, presi nel loro insieme, hanno già percorso diverse migliaia di chilometri prima di atterrare sullo scaffale frigo di un qualunque supermercato di quartiere.

  Com’è possibile tutto questo? Quale infrastruttura richiede? Il più recente progetto di Henrik Spohler ci apre le porte del regno intermedio – di solito difficile accesso – della logistica, dove le merci sono trasbordate a una velocità sempre crescente: le aree di trasporto merci degli aeroporti, i labirinti dei binari ferroviari nei grandi cantieri di manovra, i magazzini degli autotrasportatori internazionali, i terminal container dei porti marittimi.

Fotografate in sei diversi Paesi, queste zone speciali, semplificate in nome di una spietata efficienza, hanno sviluppato un’estetica propria che oscilla tra la struttura chiara, la monotonia quasi meditativa e un gigantismo delle dimensioni che spesso vanno oltre la capacità dell’umana immaginazione. In questi luoghi, ogni individualità è stata razionalizzata; è quasi impossibile capire se lo scenario si trova in Europa o in Asia. Qui, la società dei consumi è un regno immaginario senza nome, dettato dalla pura funzionalità.

Il testo è tratto da Thomas Assheuer, Henrik Spohler In Between, Hartmann Books, 128 pagine.

  Henrik Spohler, nato nel 1965, ha studiato alla Folkwang School di Essen, ha lavorato come fotografo freelance ad Amburgo dal 1993 e insegna presso la Berlin School of Technology and Economics. Il suo lavoro si trova in collezioni importanti, sia pubbliche sia private. Il libro sulla serie In Between è stato pubblicato da Hartmann project. La sua serie In Between è in mostra presso la Robert Morat Galerie di Berlino fino all’11 marzo 2017.