Il gigantesco progetto di James Turrell per la Valle delle Arti di AlUla

Al centro della mostra “Wadi AlFann presents James Turrell” il racconto di decenni di lavoro tra luce, spazio e percezione, e un invito a rivolgere lo sguardo al cielo e ai suoi misteri dalle profondità della terra. 

C’è stato un periodo, tra gli anni sessanta e settanta, in cui gli spazi tradizionalmente adibiti all’esposizione e alla condivisione dell’esperienza artistica sono stati attraversati da una travolgente ondata di contestazione. Nella stagione trionfante dell’arte concettuale e del minimalismo, il modo in cui il pubblico affrontava l’incontro con le manifestazioni artistiche divenne un nodo cruciale, come lo fu la messa in discussione dello spazio in cui questo incontro doveva avvenire. Il museo, in quanto spazio di consumo culturale, era considerato un luogo mortifero, un “mausoleo” lontano dalla vita e dalle esigenze dell’arte contemporanea, uno spazio da cui allontanarsi contrapponendovi la ricerca di siti espositivi nuovi e sconfinati, capaci di sottrarsi alle logiche del mercato e del capitalismo contemporaneo. 

L’eredità formale di queste scelte artistiche radicali, che hanno identificato nella natura incontaminata del deserto il loro spazio d’elezione, anima ancora oggi progetti culturali come l’ambizioso Wadi AlFann, ovvero la “Valle delle Arti” situata a AlUla, un futuro polo artistico di Land art che si estenderà su un’area desertica di 65 chilometri quadrati nella regione nord-occidentale dell’Arabia Saudita. 

Jmaes Turrell
Installation view of Jubilee (2021), Royal Commission for AlUla contemporary art collection, © James Turrell. Courtesy of the Royal Commission for AlUla

Tra i primi lavori commissionati da Iwona Blazwick, ex direttrice della Whitechapel Gallery di Londra e ora a capo del Royal Commission of Public Art di AlUla, ne figurano infatti alcuni dei più importanti esponenti della Earth Art di quegli anni, come Michael Heizer, Agnes Denes e James Turrell, cui è dedicata la mostra Wadi AlFann presents James Turrell, che offre un’anteprima del colossale progetto dell’artista per Wadi AlFann ricollegandolo alla sua ricerca pluriennale sulla natura della percezione. 

Per ricostruire l’evoluzione del suo linguaggio artistico, che non ha mai vissuto di mezzi tradizionali, l’esposizione presenta quattro opere tra le più esemplificative della sua produzione, provenienti dalla Royal Commission for AlUla e da collezioni private: un’installazione della serie Cross Corner Projection, un’opera della serie Magnatron ispirata ai ricordi d’infanzia, un’altra della serie Hologram e la più recente Jubilee a cui si è ispirato per l’oculo di Wadi AlFann. 

Jmaes Turrell
Alta (Pink) 1968, Royal Commission for AlUla contemporary art collection, © James Turrell. Courtesy of the Royal Commission for AlUla

Attraverso rendering, installazioni luminose, progetti e una mappa stellare, i visitatori potranno inoltre calarsi nella monumentale sequenza di tunnel e camere che saranno scavate nei prossimi anni nelle profondità del canyon. La curatrice del progetto ha spiegato che, per creare un’esperienza fenomenologica in totale fusione con lo spazio cosmico e il circostante paesaggio primigenio, saranno creati degli osservatori - i suoi noti Skyspaces - e una Sun/Moon Chamber che dissolveranno l’orizzonte per giocare con gli effetti visivi e la percezione spazio-temporale del pubblico. All’esterno, il sito si estenderà come un diagramma planetario inciso nella terra, circondato da montagne di arenaria e sormontato da un obelisco-meridiana che segna il passaggio del sole. 

Come nelle sue installazioni-sculture dove la luce è un mezzo adoperato per creare l’illusione di una forma solida, quasi un’apparizione piuttosto che un oggetto fisico, anche questi spazi per la Valle delle Arti offriranno un’esperienza surreale sulla materialità della luce, in una continuità metodologica e filosofica con il suo mastodontico lavoro presso il Roden Crater in Arizona, dove da cinquant’anni sta trasformando l’enorme cratere in un’opera d’arte. 

Mostra: Wadi AlFann presents James Turrell Curata da: Michael Govan Dove: AlJadidah Arts District, AlUla, Arabia Saudita Date: dal 16 gennaio 2025 al 19 aprile 2025.

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