Continuano gli interventi di rigenerazione del patrimonio di Roma realizzati grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, ultimo dei quali è l’intervento di valorizzazione e riqualificazione del Giardino delle Erme, o IV Giardino Segreto, di Villa Borghese, che torna essere aperto al pubblico tutti i giorni dalle 8 alle 19. Completato in soli quattro mesi grazie al contributo della società Izi – che ha donato allo scopo 100mila euro, provvedendo anche alla direzione dei lavori, sotto la supervisione della Soprintendenza, e all’adeguamento funzionale degli impianti – l’intervento di restauro, si è concentrato sulla fontana, inserita al centro del giardino nel 1913, realizzata con un vasca romana in marmo lunense proveniente dai depositi comunali; e sull’Esedra dei Draghi, il monumentale accesso sud realizzato alla fine del Seicento su progetto di Carlo Rainaldi e Tommaso Mattei, riprendendo gli animali araldici della famiglia Borghese. Inoltre, il progetto ha compreso anche la riqualificazione del verde storico, tra agrumi, rose antiche, bulbi e melangoli, e la realizzazione di un sistema di illuminazione artistico.
Il Giardino delle Erme, detto anche Giardino della Coltivazione, è parte del complesso di “giardini segreti” adiacenti al Casino Nobile, che il cardinal Scipione Borghese – nipote di Paolo V – fece costruire a partire dal 1606 per farne la sua residenza suburbana. Il cardinale dedicò i vari giardini della Villa Pinciana all’esposizione di fiori rari ed esotici, che venivano coltivati proprio nel IV Giardino. Questo intervento si colloca all’interno di un piano di recupero più ampio di Villa Borghese, finanziato con i fondi del Pnrr Roma Caput Mundi, che riguarda l’intero sistema composto dai Giardini Segreti, dall’Uccelliera e dal Casino della Meridiana.
Immagine di apertura: foto scattata in occasione della mostra “Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria”