Dopo l’incendio del 2019, che ne ha fatto crollare il tetto, Notre-Dame ha subìto un accurato restauro. I dettagli architettonici andati distrutti sono stati riprodotti, così come la guglia aggiunta nel XIX secolo da Eugene Viollet-le-Duc. Per quanto riguarda i nuovi oggetti liturgici della cattedrale gotica è invece stato scelto dall’arcivescono di Parigi Guillaume Bardet, di Galerie Kreo, per progettare l’altare, il leggio, la cattedra e le sedute, il tabernacolo e il battistero.
Il designer francese ha dato vita a forme sinuose e minimaliste in bronzo, semplici e senza tempo. Se il leggio a T simboleggia il concetto di libertà, il battistero prende ispirazione dalla circolarità simbolica degli oggetti del rito, così come dal flusso delle persone.
“Ogni elemento ha una sua propria identità, una simbologia e uno scopo, ma insieme formano un insieme coeso che innesca un dialogo significativo. Questi pezzi hanno senso sia all’interno che all’esterno della liturgia: non attirano attenzione, ma non si nascondono nemmeno. Ambiscono ad avere una presenza sottile ma incontestabile,” ha detto Bardet.