Dopo vent’anni di lavori – da quando Heneghan Peng Architects, con sede a Dublino, vinse il concorso indetto dal governo egiziano nel 2003 – il Grand Egyptian Museum (GEM) è quasi pronto ad aprire le sue porte, dopo proteste politiche e battute d’arresto ambientali che hanno causato ritardi nel progetto.
L’edificio – situato fuori dal Cairo, sulla riva occidentale del Nilo, a circa due chilometri di distanza dalle Piramidi di Giza – è progettato per ospitare cinque milioni di ospiti all’anno e più di 100mila antichità, dalla preistoria al periodo greco-romano, tra cui l’intero catalogo di reliquie dalla tomba del faraone Tutankhamon, che comprende 5mila oggetti.
Il museo ospiterà anche uno spazio espositivo, una biblioteca, un centro educativo e un museo dedicato ai bambini.