Circa 1,45 milioni di persone in Giappone soffrono di un problema visivo che rientra nella categoria dell'ipovisione. Una spin-off del produttore di lenti Hoya chiamato Vixion vuole affrontare il problema a partire da chi soffre di cecità notturna e scarsa visione periferica con un nuovo dispositivo tecnologico indossabile.
Vixion ha collaborato con lo studio di design giapponese Nendo per definire sia l'identità del marchio della società che il design del nuovo dispositivo, uno speiciale visore che ricorda un paio di occhalini per la Realtà Virtuale o Aumentata, con una singola telecamera posta al centro della cornice. Le immagini catturate dall’obiettivo vengono elaborate in tempo reale per aumentare la luminosità e il contrasto prima di essere proiettate su un display semitrasparente a pochi centimetri dagli occhi dell'utente.
"Il nome della startup nasce dalla sostituzione della S di Vision con una X, quella lettera che tira fuori il potenziale che c'è in tutti noi", spiega Nendo. "Il logo consiste in una singola linea delicatamente separata da un'altra linea più piccola per esprimere l'idea di persone con ipovisione o cecità che fanno un nuovo passo coraggioso verso la società e il futuro. I colori principali, blu scuro e bianco, sono stati scelti per evitare un contrasto troppo forte e per facilitare la visione".
Il nuovo prodotto di Vixion è un'utile applicazione del design inclusivo nel crescente mercato dei dispositivi indossabili. Con aziende come Apple che presto rilasceranno i loro occhiali AR o VR, questo tipo di dispositivi ha la possibilità di diventare sempre più accettato a livello sociale, aprendo così una serie di opportunità interessanti per aziende e startup che vorranno investire sull’applicazione di questo tipo di dispositivi al fine di semplificare la vita degli utenti ipovedenti.