Chiunque abbia mai visitato il British Museum la conosce: impossibile non notarla.
La Round Reading Room è la sala di lettura al centro della Great Court nel cuore del museo londinese. Concepita come struttura centrale della British Library, ha una storia densa e travagliata che l’ha portata a rimanere chiusa per più di un decennio. Almeno fino all'annuncio della riapertura al pubblico prevista dal 23 luglio 2024 grazie a un programma di visite guidate, ciascuna della durata di 20 minuti, organizzate ogni martedì alle 11 e alle 12 e offerte gratuitamente al pubblico, nel rispetto della politica del museo.
In attesa di poterla visitare abbiamo dato una rispolverata alla sua storia.
Il progetto
La sala di lettura è pensata per essere lo specchio delle diverse attività culturali del museo, ma soprattutto per ovviare alle difficoltà di spazio e catalogazione della collezione di testi.
“Nel 1827, prima dell'arrivo di Panizzi, la collezione conteneva 150.000 libri. Nel 1856, quando divenne bibliotecario principale (equivalente al Direttore di oggi), quel numero era salito a 520.000 e tutti quei libri avevano bisogno di essere ospitati da qualche parte” racconta Francesca Hillier, archivista, ricordando il fondamentale ruolo del patriota italiano, poi naturalizzato britannico, Anthony Panizzi.
Progettata dall’architetto inglese Sydney Smirke sul modello del Pantheon di Roma, la grande sala ha un diametro di oltre 40 metri e prevede 40 km di scaffali. Qui però non c’è traccia di marmo; la ricchezza sta più nella tecnica che nei materiali: costruita in più parti, la cupola si regge su una struttura di montanti in ghisa ed è realizzata principalmente in cartapesta. Lo spazio, ideato da Smirke come luogo in cui sostare per lunghi periodi di tempo, era normato dai più recenti sistemi di riscaldamento e ventilazione, rendendola un capolavoro della tecnologia di metà XIX secolo.
Attorno al nucleo centrale, colonne di libri, erano posizionate su scaffali in ferro perforato conosciuti come la "Iron Library", pensati per migliorare i livelli di luce in un'epoca precedente all'illuminazione elettrica.
L'apertura al pubblico
Tradizione vuole che la sala fu ufficialmente inaugurata il 2 maggio 1857 con una "colazione" a base di champagne e gelato disposta sui banchi del catalogo. Un inizio fortunato, considerando che le prime giornate di apertura attirarono oltre 62.000 visitatori. La sala di lettura poteva ospitare 302 lettori su 38 tavoli, tutti distribuiti a raggiera dal banco del catalogo. Tra questi, Karl Marx, che qui scrisse "Das Kapital", Sir Arthur Conan Doyle, Oscar Wilde, Sylvia Pankhurst, Bram Stoker, Joseph Conrad, Lenin e George Orwell.
Nonostante quanto affermano alcuni, non sappiamo esattamente dove sedesse Marx. Ma sappiamo che Lenin sedeva al posto L13
La sala ha ospitato i lettori della British Museum Library (in seguito British Library) fino al trasloco del 1997, quando venne trasferita a St Pancras.
Great Court di Norman Foster
Solo tre anni più tardi, la sala di lettura divenne il fulcro che sorregge il tetto in vetro nell'epica Great Court, la più grande piazza pubblica coperta d'Europa, firmata dall’architetto e designer britannico Norman Foster. Gli scaffali sono stati rimossi e la sala, restaurata e ripristinata ai suoi originali azzurro, panna e oro, è diventata un centro informazioni per i visitatori del museo, oltre che per ospitare una collezione di cataloghi e libri sulle culture del mondo.
Dopo il 2007 ha cambiato nuovamente funzione diventando sede di mostre grazie a una struttura temporanea sopra le scrivanie. In attesa dell'apertura della nuova estensione del museo la sala ha ospitato mostre di ogni genere, dall'imperatore romano Adriano a quella dedicata al sovrano iraniano Shah 'Abbas, su Montezuma, sui disegni del Rinascimento italiano, l'antico Libro dei morti egizio, sui santi e le reliquie nell'Europa medievale, il pellegrinaggio islamico alla Mecca e sul mondo di Shakespeare.
Cosa l'aspetta nel futuro?
Da settembre 2013 la sala è inaccessibile al pubblico. Sede dell’Archivio del British Museum, la sua frequentazione è strettamente riservata a studenti e ricercatori.
Nel marzo 2018, il museo ha aperto temporaneamente la sala di lettura in occasione del festival musicale "Europe and the World: A Symphony of Cultures". Ora, le visite guidate.
Il piano è di ospitare una piccola mostra permanente che metta in risalto la storia della sala, le persone illustri che l'hanno utilizzata, esponendo ricordi e documenti, come le tessere dei più celebri lettori.
E poi chissà, magari potrà tornare a essere culla di nuovi capolavori.