Dordoni e la nautica: l'importanza di quello yacht per Sanlorenzo

Ospitiamo un testo dello style director di Sanlorenzo, con cui celebra l’amico recentemente scomparso. Dordoni fu il primo designer che Buttiglieri propose al suo ingresso nella celebre azienda di yacht, nel 2006.

Ci ha appena lasciati il mio caro amico designer Rodolfo Dordoni. 

Ero particolarmente legato a lui perchè nel 2006, quando mi trasferii, dopo aver lavorato per vent’anni in Driade, da Castell’Arquato a Tellaro per iniziare il mio lavoro di Style Director dei cantieri navali Sanlorenzo appena acquisiti dal torinese Massimo Perotti, il primo designer che proposi per rivoluzionare l’immaginario degli interni della nautica fu proprio Rodoldo Dordoni.

Lo conoscevo già da tanti anni grazie a Enrico Astori fondatore di Driade, che in più occasioni lo chiamò a disegnare per la sua magnifica collezione. E io Rodolfo lo incontravo per mettere a punto i suoi progetti e prototipizzarli. 

La mia scelta di proporre Rodolfo non fu casuale. Avevo individuato in lui il giusto riferimento per interni sobri e sartoriali che caratterizzavano da sempre il nostro brand nato nel 1958. Massimo Perotti intuì il valore dei rendering degli interni del nuovo SL100, che presentammo al salone nautico di Genova nel 2009, con una conferenza stampa a cui accorsero i direttori delle più autorevoli riviste del design e dell’architettura.

Fra tutti i bellissimi articoli, devo ricordare il pezzo di Stefano Casciani per Domus che si intitolava il Moderate Luxury. Quello yacht di 32 metri fu veramente una operazione inconsueta per quegli anni. Era colmo di buon design contemporaneo, ma anche di pezzi vintage oltre che di inconsueti dettagli materici, e aveva un layout molto particolare che privilegiava il main deck con una immensa zona living, mentre presentava un lower deck, con la cabina armatore a tutto baglio, con il bagno in vista. 

Domus 933, febbraio 2010

Lo yacht aveva anche delle memorabili opere d’arte astratte site specific del pittore milanese Gianfranco Pardi. Ce l’aveva proposto Rodolfo ed era molto amato anche da Astori, che ne teneva un’opera in ufficio. 

Purtroppo anche lui da vari anni non c’è più. 

Rodolfo Dordoni aveva un gusto di rara sobrietà, che affascinò subito il pubblico dei nostri armatori, i quali non amano fare showoff. Lo yacht con i suoi Dordoni vinse il premio per il design e l’innovazione al Quirinale, consegnato a Roma direttamente dal capo dello Stato Giorgio Napolitano. 

E questo yacht, sobriamente affascinante, venne venduto immediatamente a un nuovo cliente austriaco che rimase particolarmente colpito dalla bellezza del suo progetto. Anni dopo ritornò da noi per comprare uno yacht ancora più grande, sempre con lo stesso stile dordoniano. Rodolfo, incredibilmente, prima di noi  non era mai stato chiamato da nessun cantiere navale. Questo fu il suo primo lavoro nell’universo nautico. Il suo gusto raffinato fece decollare Sanlorenzo.

A questo risultato contribuirono anche le successive firme di altri famosi designers, che io conoscevo bene, sempre grazie alla mia ventennale esperienza di direttore tecnico in Driade. Ma tutto cominciò, appunto, con Rodolfo Dordoni.

Sergio Buttiglieri 
Style Director Sanlorenzo 

Domus 1039, ottobre 2019

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