Un mese fa era stato definito “light”, non senza un certo scetticismo. Invece, non solo il Salone di settembre si farà, ma sarà anche “super”. “Un’edizione unica, inedita, imperdibile anche perché legata al momento che stiamo vivendo”, così Stefano Boeri, curatore della manifestazione, ha presentato stamattina il suo “Supersalone”, evento speciale 2021 del Salone del Mobile.Milano, 59ma edizione, la prima post-pandemica dopo due appuntamenti mancati (aprile 2020 e aprile 2021), che anticipa di soli sette mesi la 60ma edizione del Salone prevista per il prossimo aprile. In più – scusate se è poco – sarà il primo grande evento internazionale di pubblico per la città di Milano.
Nuove date dunque – dal 5 al 10 settembre 2021 – e soprattutto nuovo format che, spiega Boeri, “riprende il DNA del Salone con la grande sfida di aprirsi al pubblico e guarda alle fiere campionarie del Dopoguerra, episodi in cui le famiglie venivano da tutta Italia, un’esperienza straordinaria che ha dato a Paese una posizione internazionale invidiabile”.
Arrivando alle novità, la prima e più importante sarà la commistione analogico-digitale di un appuntamento che è già stato definito “phygital”. Il 30 giugno debutterà una piattaforma digitale, prima assoluta per il Salone, che metterà in valore il design in mostra. I prodotti, presenti fisicamente nei padiglioni di Rho, rimanderanno con un QR code a un catalogo digitale e saranno prenotabili online. Riformulata anche la modalità espositiva: non più per stand, ma attraverso una parete “intelligente, flessibile e attrezzata”, dove le aziende avranno il proprio spazio e identità, ma dovranno anche giocoforza coesistere. Il suo ideatore, Andrea Caputo, la definisce “una lunga superficie vettoriale, un’infrastruttura da attraversare che cambia le regole del gioco”.
Tra parete e parete, una serie di aree comuni – progetto affidato a Giorgio Donà, direttore di Stefano Boeri Interiors – è pensata come uno spazio collettivo al servizio delle aziende. “Una piccola città”, dice Boeri, dove una parte è dedicata alle scuole, con la mostra “Lost graduation show” a cura di Anniina Koivu, mentre un ciclo di incontri (declinati in lecture dei grandi maestri; incontri tematici; e conversazioni tra le aziende, tutti curati da Maria Cristina Didero) completa la proposta culturale.
Ci sarà una mostra dedicata al Compasso d’Oro e si sta pensando a un modo per riproporre un mini SaloneSatellite, curato da Marva Griffin e come sempre dedicato ai più giovani. Alla fine dell’evento, poi, è previsto che tutti i materiali allestitivi si possano smontare e riutilizzare, aspetto di cui si è occupato Lukas Wegwerth. Il progetto grafico e d’immagine coordinata, infine, è stato affidato a Studio Folder di Elisa Pasqual e Marco Ferrari.
Il collegamento con la Triennale, di cui Stefano Boeri è presidente, sarà stretto. La Triennale sarà l’hub internazionale cittadino del Supersalone, la porta d’ingresso alla città, con una proposta però prettamente culturale distinta dall’offerta fieristica. E il Fuorisalone? “Il rapporto tra Salone e Fuorisalone è una caratteristica unica di Milano”, prosegue Boeri, “Non dobbiamo perdere questa unicità e sincronicità di un evento che ha un profilo commerciale, in questo caso anche aperto al pubblico, unito a una città che si apre e diventa luogo d’incontro, scambi commerciali ed eventi culturali. Non ce l’ha nessun’altra città al mondo”.
I padiglioni fieristici interessati saranno una parte considerevole, anche se non tutti. Si privilegeranno quelli vicini all’ingresso della metropolitana. Centinaia di alberi, regalati dalle aziende, saranno piantati attorno all’area della Fiera. “Chi uscirà dalla metropolitana si troverà in un bosco”, spiega ancora Boeri.
Tante le novità, quindi, e tante le questioni ancora da definire: si sta ragionando, per esempio, su un modo per organizzare eventi dal vivo, sulle modlaità di accesso, sulla presentazione (il 3 giugno) alle aziende, le cui adesioni saranno la vera cartina di tornasole del progetto.
Le idee sul tavolo, lo sforzo collettivo, la scelta di un curatore italiano dal profilo internazionale, che ha a sua volta coinvolto un team giovane e con background diversi, aprono una nuova via. E, se non altro, sono l’indizio di un chiaro cambio di rotta per un’istituzione come il Salone che, pur continuando (o forse proprio per quello) a essere l’evento mondiale più importante del settore, faticava a rinnovarsi e ad accogliere le sfide globali (quella digitale su tutte) che il nostro momento impone.
- Titolo evento:
- Supersalone
- Giorni di apertura:
- 5-10 settembre 2021
- Curatore:
- Stefano Boeri
- Luogo:
- Fiera Rho, Triennale di Milano