Ad Archivi Aperti 2019 c’è anche Domus. Quest’anno, per la quinta edizione dell’ormai fondamentale appuntamento promosso da Rete Fotografia, gli archivi della rivista fondata da Gio Ponti nel 1928 saranno infatti eccezionalmente aperti al pubblico — su prenotazione gratuita — il 23 e 24 ottobre dalle 15.00 alle 16.00.

L’incontro, reso possibile grazie al coinvolgimento di Domus da parte del GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale), sarà guidato da Cristina Moro, che dell’archivio di Via Mazzocchi a Rozzano è l’esperta di redazione.

Dai numeri originali con le copertine ideate da Gio Ponti ai disegni handmade dei prodotti di design pubblicati, dagli appunti di art direction firmata da Ettore Sottsass a quelli, colorati e fantasiosi, della direzione di Alessandro Mendini, passando per le stampe selezionate dai servizi fotografici dei grandi autori che hanno collaborato con prestigiosa testata, ai partecipanti sarà data l’esclusiva possibilità di entrare nel backstage storico di Domus, mettendo a confronto i materiali di lavorazione col risultato finale e potendo quindi osservare in retrospettiva la cabina di regia della rivista dal punto di vista privilegiato dell’archivio.

Un punto di vista privilegiato, quello proposto dal 18 al 27 ottobre da Rete Fotografia grazie anche alla collaborazione di AFIP e TAU Visual e dei ventidue tra enti, fondazioni, musei e aziende partecipanti, ma anche assolutamente contemporaneo, data la centralità dell’archivio nella discussione culturale che ruota ormai da qualche anno attorno alla fotografia.

E se sempre più artisti da un lato, e prodotti editoriali dall’altro, fanno ricorso a questo strumento, sarà sicuramente utile, interessante, formativo e perché no e andare all’origine e poter toccare con mano — pardon, coi guanti — i documenti alla base di questa riscoperta.

Per prenotarsi è necessario mandare una mail a questo indirizzo.