Save the Children Italia Onlus è presente a Expo con un padiglione concepito da Argot ou La Maison Mobile come un villaggio, un ambiente domestico e accogliente che disegna lo spazio di un ipotetico luogo del mondo in cui l’organizzazione è attiva.
Save the Children a Expo
Il padiglione progettato da Argot ou La Maison Mobile è una sorta di villaggio, realizzato con materiali semplici come legno, lamiera e cemento, con molti elementi autoprodotti.
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- 27 ottobre 2015
- Milano
Un susseguirsi di stanze non delimitate da pareti ma aperte al dialogo con lo spazio circostante e con gli altri padiglioni. Uno spazio permeabile e aperto, in cui il paesaggio esterno è parte integrante del mondo interno, così come il territorio si inserisce fortemente nella vita della famiglia e della comunità nei paesi in cui Save the Children opera.
Il padiglione parte da una ricerca di materiali semplici come legno di abete e lamiera metallica, a cui si aggiunge una pavimentazione che alterna il cemento alla terra stabilizzata, a richiamare nella consistenza e nei toni il calore e le immagini di terre lontane. Un villaggio in cui si inserisce anche il tema dell’autoproduzione: i pannelli perimetrali in abete e bambù sono stati realizzati durante un workshop con i ragazzi stranieri che fanno parte del programma Civico Zero dell’organizzazione stessa. Il progetto delle sistemazioni esterne assume il ruolo di accogliere, accompagnare, orientare, intrattenere e informare i visitatori: esperienze vegetali che portano con sé delle storie, cereali di origine antica, alberi e una parte dedicata al tema dell’orto comunitario, esperienza chiave di alcuni progetti dell’organizzazione.
Padiglione Save The Children, Expo Milano 2015
Architetti: Argot ou La Maison Mobile
Allestimento interno: Argot ou La Maison Mobile, Mezzo Atelier, h+
Workshop a cura di Argot ou La Maison Mobile, Mezzo Atelier
Progettazione spazi esterni: Melania Bugiani
Coordinamento e Direzione Creativa: h+
Completamento: 2015