L’nstallazione si compone di 23 elementi in cemento, alti fino a tre metri. Ogni gruppo di lastre si riferisce a una lettera dell’alfabeto Ogham, e ogni lettera simboleggia un albero nativo dell’Irlanda. L’intensità di questi elementi, che appaiono lapidei, richiama alla mente antichi siti irlandesi e britannici con cerchi e pietre erette, come Drombeg, Garrane o Lettergorman nella Contea di Cork, o Stonehenge in Inghilterra.
Si crea così un’esperienza immersiva che invita i visitatori a entrare in contatto con le superfici tattili, che variano di consistenza, temperatura e colore.
In contrasto con l’atmosfera tranquilla creata dalle tappezzerie sullo sfondo, Ogham Wall forma un’installazione teatrale e imponente, possente e ruvida, configurata come un percorso intorno al quale i visitatori possono muoversi osservando gli arazzi da diverse angolazioni. Le rappresentazioni di caccia raffigurate su questi arazzi del XV secolo presentano la loro superficie pittorica al pubblico, ma dietro queste meravigliose superfici si nasconde un complesso intreccio di fili. Questa combinazione di superfici “anteriore” e “posteriore” è simile alla realizzazione delle lastre di calcestruzzo, che i visitatori possono toccare, esplorando le variazioni e le texture contenute in ciascuna di esse.
Ciascuno dei 23 elementi è unico, modellato utilizzando una combinazione di approccio artigianale vecchia scuola e tecnologia di stampaggio digitale sviluppata da Graphic Relief. La miscela combina il calcestruzzo con vari metalli per creare texture ispirate alla corteccia dei diversi alberi. Il progetto – uno di una serie di eventi internazionali per Irish Design 2015 – è stato sponsorizzato da Techrete Ireland Ltd.
fino all’11 ottobre 2015
Grafton Architects and Graphic Relief
The Ogham Wall
Irish Design 2015
V&A
Cromwell Road, London