La Grande Madre

A Palazzo Reale la mostra curata da Massimiliano Gioni ci racconta la figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte.

Anna Maria Maiolino, <i>Por um Fio [Per un filo]</i> dalla serie <i>Fotopoemação [Foto-poesia-azione]</i>, 1976. Fotografia in bianco e nero, 52 × 79 cm. Collezione Finzi, Bologna. Courtesy Galleria Raffaella Cortese, Milano
“La Grande Madre” – a cura di Massimiliano Gioni, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale – analizza l’iconografia e la rappresentazione della maternità nell’arte del Novecento, dalle avanguardie sino ai nostri giorni.

Dalle veneri paleolitiche alle “cattive ragazze“ del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, a volte assunta a simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. La madre e la sua versione più familiare di “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia.

Vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano
In apertura: Anna Maria Maiolino, Por um Fio [Per un filo] dalla serie Fotopoemação [Foto-poesia-azione], 1976. Fotografia in bianco e nero, 52 × 79 cm. Collezione Finzi, Bologna. Courtesy Galleria Raffaella Cortese, Milano. Sopra: vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano
“La Grande Madre” è una mostra sul potere della donna: non solo sul potere generativo e creativo della madre, ma soprattutto sul potere negato alle donne e sul potere conquistato dalle donne nel corso del Novecento. Partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione si amplia per passare in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri.
Concepita come un museo temporaneo nel quale si combinano storia dell’arte e cultura visiva, l’esposizione ricostruisce una narrazione trasversale del ventesimo secolo, esplorando i miti e i cliché del femminile, e dando vita a una complessa riflessione sulla figura della donna come soggetto e – non più solo – come oggetto della rappresentazione.
Vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano
Vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano

La mostra si apre con una presentazione dell’archivio di Olga Fröbe-Kapteyn, che dagli anni Trenta ha raccolto per tutta la vita migliaia di immagini di idoli femminili, madri, matrone, veneri e divinità preistoriche confluite in una vasta collezione iconografica alla quale hanno attinto Carl Gustav Jung, Erich Neumann e molti altri psicologi e antropologi impegnati nelle ricerche sull’archetipo della grande madre e sulle culture matriarcali della preistoria.

Un’importante sezione è incentrata sulla partecipazione delle donne alle avanguardie storiche e, in particolare, ai movimenti futurista, dadaista e surrealista. Giustapponendo il lavoro di artiste e artisti, l’esposizione mette in evidenza gli aspetti più contrastanti della modernità, analizzando le radicali trasformazioni dei ruoli sessuali che hanno accompagnato i profondi cambiamenti economici e sociali di inizio Novecento.

La seconda parte della mostra ha come epicentro ideale una selezione di opere di Louise Bourgeois, che assimila l’influenza del Surrealismo e la trasforma mescolandola con riferimenti a culture arcaiche per creare una mitologia individuale di straordinaria forza simbolica.
Vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano
Vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano
Da molte delle opere in mostra emerge un’immagine della madre come proiezione di desideri, ansie e aspirazioni individuali e collettive, maschili e femminili. Forse un’immagine meno rassicurante di quella consueta a cui ci hanno abituato la pubblicità e la retorica, ma decisamente più complessa e potente.
Completa il percorso espositivo, in anteprima italiana, la performance Teaching to walk di Roman Ondák dedicata a un istante imprevedibile: i primi passi di un bambino. Sino al 15 novembre, ogni giorno una mamma e suo figlio saranno invitati a imparare a camminare nelle sale della mostra.
Vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano
Vista della mostra “La Grande Madre” a cura di Massimiliano Gioni. Promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale. Palazzo Reale, Milano. Photo: Marco De Scalzi. Courtesy Fondazione Nicola Trussardi, Milano

“La Grande Madre” è accompagnata dal catalogo a cura di Massimiliano Gioni, pubblicato in versione italiana e inglese da Skira Editore. Il volume raccoglie più di trecento immagini a colori che illustrano testi monografici e approfondimenti su tutti gli artisti presenti in mostra e una raccolta di saggi e testi critici inediti commissionati per l’occasione a Marco Belpoliti, Barbara Casavecchia, Whitney Chadwick, Massimiliano Gioni, Ruth Hemus, Raffaella Perna, Lucia Re, Pietro Rigolo, Adrien Sina, Guido Tintori, Calvin Tomkins, Lea Vergine.

Il progetto grafico della mostra e dei prodotti editoriali è firmato dallo studio Goto Design di New York.


26 agosto – 15 novembre 2015
La Grande Madre
a cura di Massimiliano Gioni
promossa da Comune di Milano | Cultura
ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi
insieme a Palazzo Reale
per ExpoinCittà 2015
con il sostegno di BNL Gruppo BNP Paribas
Palazzo Reale
piazza Duomo 12, Milano

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