Il Monumento ai caduti della guerra 1915–1918 per il Comune di Sannicandro di Bari, realizzato da Saverio Dioguardi tra il 1925 e il 1929, ultimo di una serie di architetture commemorative che l’architetto progettò e solo in parte realizzò tra il 1918 e il 1929 – rintracciabili su entrambi i volumi autografi pubblicati dall’architetto, Architettura monumentale (1927) e Architettura (1932) – fu inaugurato il 21 maggio 1929 con un “austero rito d’amore e fra le acclamazioni della folla entusiasta” – recita l’articolo della Gazzetta di Puglia di quel giorno – per ricordare i centoventisette militari sannicandresi morti durante la Prima Guerra Mondiale.
Il monumento fu realizzato grazie all’iniziativa di Don Cosimo Losurdo e col denaro raccolto tra la popolazione e gli emigrati sannicandresi in America, ed è ora valorizzato da una nuova illuminazione che lo metterà in risalto fino al 15 ottobre 2015.
La struttura, in pietra bianca, si regge imponente in una delle piazze principali del paese, a forma di “torre campanaria [...] ispirazione dalle più pure creazioni dell’arte classica greca quale si manifesta nei monumenti delle Nereidi in Xanthos e di Lisicrate in Atene” si legge ancora nella relazione tecnico-descrittiva del manufatto, riportata in ampi stralci nel già citato articolo della Gazzetta di Puglia, come ricorda lo storico Mauro Scionti.
La campana istoriata che ancora oggi, ogni sera, con i suoi rituali cinque rintocchi, invita la popolazione a un mistico raccoglimento di preghiera e di riflessione fu realizzata a Vittorio Veneto con il bronzo dei cannoni austriaci, e misura circa 0,80 m di diametro e circa 1,50 m di altezza.
fino al 15 ottobre 2015
Saverio Dioguardi. Metafora e simbolo
Un percorso attraverso i disegni autografi
Castello Normanno Svevo, Sannicandro di Bari
a cura di Francesco Maggiore e Vincenzo D’Alba
coordinamento scientifico Francesco Moschini, con la collaborazione di Angela Deramo e Mariangela Lucariello
promossa da Fondazione Gianfranco Dioguardi, A.A.M. Architettura Arte Moderna e dalla cattedra di Storia dell'Architettura contemporanea del Politecnico di Bari
in collaborazione con Comune di Sannicandro di Bari e il sostegno di Formedil-Bari
