Le opere di Sabrina Muzi cercano invece nell’armonia con la natura lo spirito di quel focolare che originariamente era fissato nel suolo, “l’ombelico attorno al quale la casa si radica nella terra, la terra intera, che diventa casa di tutti gi uomini”.
Nello spazio della dimora l’artista ha creato un campo energetico-rituale che ricorda i riti dello sciamanesimo siberiano, in una serie di immagini con cui si tenta di ristabilire il patto con la natura: sull’immagine in bianco e nero dell’artista germogliano semi e piante, radici e tuberi che diventano ornamenti e abbellimenti, come nelle maschere antiche: “metafisicamente ogni volto è per sempre, purché sia un volto vero ed esprima un daimon”, titolo delle opere.
21 marzo – 15 maggio 2015
inaugurazione sabato 21 marzo 2015, h.18.30
Hestia
La dimora, cinque artiste e una divinità
a cura di Maura Pozzati
ABC
Via Alessandrini 11, Bologna