Il progetto parte dal riconoscimento degli elementi significativi del luogo e dalla loro valorizzazione per arrivare a una nuova definizione degli spazi: una piazza, una concavità urbana fatta della stessa materia della montagna che sta alle sue spalle, la beola, declinata in alcune delle sue numerose varianti: la lastra, il ciottolo, la ghiaia, la polvere.
Una materia sobria, dura e durevole, ma anche otticamente cangiante, risplendente. A tratti sembra catturare quel bel sole del lago che le sta di fronte. È giocoforza venir condotti, nel progettare, fino alle vicine cave dove, in pochi passi, le forme di queste pietre cambiano, si complicano, prendono nomi diversi, quasi fossero coltivate. Si direbbe che la pietra, a ben ascoltarla, traduce già i dati ambientali del contesto.
Assieme all'importanza di ciò convergono altri fatti, legati al luogo e alle sue recenti e passate vicende. Un sito vocato a unire, a mettere in dialogo il lago e la montagna, la costa e il borgo storico, il piano e lo scosceso: una piccola e umile chiesa e un grande, incombente edificio – oggi Casa circondariale –; un vecchio giardino, come quelli che si facevano un tempo – in ghiaietto o calcestre –, e qualche palmetta a ricordare che qui il clima è diverso, o così dovrebbe essere. E poi tanti tigli tagliati "all'umberta", robusti e scultorei, come si trovano spesso sui lungolaghi e vicino alle stazioni.
DA-A Architetti
Riqualificazione di Piazza Giovanni XXIII, Verbania
Progetto: DA-A ARCHITETTI – Elena Bertinotti, Anna Chiara Morandi, Paolo Citterio
Intervento artistico: Franco Duranti
Completamento:dicembre 2012
Superficie: 1.800 mq
Costo: € 250.000,00