In questa installazione, l'atto infinito e inutile di passarsi i mattoni annulla il concetto di produttività. Insieme al gesto materiale vengono scambiate anche molte parole che apparentemente sembrano quelle tipiche del linguaggio tra operai, ma in realtà altro non sono che versi scritti appositamente dal poeta Nuno Ramos. La geometria calcolata di questo discorso si lega al concetto di movimento e la mescolanza tra i versi, le urla, i mattoni rotti e lo spazio museale convergono per richiamare i concetti di lavoro e tempo libero, ma anche, più in generale, vita e arte. Un'azione tipica di Zamora, insomma, che ci informa di come la creatività possa giocare anche nelle circostanze più inaspettate.
Tra le altre opere in cui Zamora utilizza il mattone in ceramica ricordiamo 6, da série Potencialidades (São Paulo, 2009), H20 (São Paulo, 2010), dove il mattone stesso viene materialmente decostruito, e De Belg wordt geboren met een baksteen in de maag ("ogni belga è nato con un mattone nello stomaco" - 2008) il cui tema sono le classi lavorative. Inconstancia Material può dirsi una sintesi tra questi due approcci.
(Tratto da Elvia Wilk, "Tactics of suspension and deceleration — on Héctor Zamora", scritto per il catalogo e pubblicazione in occasione della mostra Inconstância Material. Courtesy of Héctor Zamora & Luciana Brito Galeria).
Video: Registro de Arte
Fino al 27 ottobre 2012
Héctor Zamora - Inconstância Material
Galeria Luciana Brito
R. Gomez de Carvalho 842, San Paolo