I giovani artisti provenienti dai diversi paesi, sono stati selezionati sulla base della loro produzione (pittura, disegno, installazione, fotografia, video e performance), che ha avuto come filo conduttore la lettura sociale e l'intervento artistico di stampo estetico–politico. La scelta della curatrice Elettra Stamboulis si è concentrata su artisti che pongono l'accento sulla geografia intesa non come dispositivo, ma come strumento di conoscenza e rappresentazione: il confine fisico, il paesaggio percepito e rappresentato, il disegno di luoghi dell'anima, i destini incrociati e spesso conflittuali che non possono essere taciuti in una ideologia falsamente armonica, di un Mediterraneo non pacificato. Nelle opere esposte abita la nostalgia e l'assenza, il rifiuto del pensiero unico, la volontà dello svelamento, ma anche spesso l'ironia, che appunto disvela e scommette sul futuro. Grande l'impatto emotivo, oltre che estetico, dei lavori esposti dagli oltre 25 artisti protagonisti di questa edizione, provenienti da 17 Paesi di 3 diversi continenti. Molte delle opere hanno una profonda valenza politica e civile, e diverse di queste hanno un rapporto interattivo con il pubblico.




Il salotto va en plain air
Pedrali presenta una collezione di imbottiti outdoor pensata per trasformare gli spazi esterni in estensioni eleganti e funzionali degli interni.