Sul lato verso la città, uno spalto verde che contiene il parcheggio seminterrato porta dolcemente a una corte centrale ad una quota rialzata che guarda verso l'acqua. Una serie di piccoli spazi commerciali e gli atri che portano ai blocchi di circolazione verticale si aprono verso questo spazio semi-pubblico, che è connesso alla futura passeggiata sull'acqua da una rampa che corre parallela ad essa. Le inflessioni geometriche dei due blocchi edilizi e il "ponte abitato" che li collega sul lato dell'acqua contribuiscono a dare un senso di perimetro spaziale e di intimità alla corte centrale. La differente altezza tra i blocchi è determinata in rapporto alle viste lunghe sulla città e all'orientamento solare dell'intero complesso. Mentre le facciate a nord sono trattate con una logica formale che conferma la loro essenza volumetrica interrotta dalle finestre, le facciate a sud sono segnate dalle lunghe linee orizzontali dei balconi a mensola. Le facciate principali dell'edificio sono caratterizzate da una serie di profili orizzontali scavati, due per ogni altezza di interpiano, che inquadrano riquadri di intonaco. Queste campiture di colori diversi – varie tonalità di grigio caldo e blu cobalto – creano una sorta di grande "mosaico", indirettamente ispirato dalla famosa arte bizantina di Ravenna, che genera una sorta di distorsione scalare nella percezione dell'edificio. Questo effetto di momentaneo "mimetismo" della dimensione dell'edificio aiuta a connettere la sua dimensione "domestica" alla percezione dello stesso dalle viste lunghe dalla città e dall'acqua, dove sorge isolato come un "monumento" temporaneo nell'attesa che lo sviluppo atteso trasformi il paesaggio di questa parte urbana.
L'intero complesso è concepito e realizzato seguendo i più recenti criteri che regolano la progettazione e la costruzione di edifici sostenibili e volti al contenimento dei consumi energetici. Le masse dell'edificio sono attentamente studiate in rapporto con l'orientamento solare, con uno studio approfondito dell'ombreggiamento in tutte le ore e in tutte le stagioni sia sull'edificio sia sugli spazi aperti limitrofi e di pertinenza. L'edificio più alto è collocato sul lato nord e quello più basso sul lato sud della corte, in modo da non togliere mai sole agli appartamenti dei piani bassi. Le profonde balconate sul lato sud schermano le zone giorno dall'eccessivo irraggiamento solare nei mesi estivi, mentre ammette il sole più basso dell'inverno, contribuendo in maniera decisa all'efficienza energetica del complesso. Le facciate nord sono caratterizzate da finestre più piccole, che contribuiscono a contenere la trasmittanza energetica. Una parte significativa dell'energia richiesta dall'edificio è ottenuta attraverso pannelli solari posti sulle coperture dei due corpi edilizi. Lo spesso isolamento è rifinito da uno strato di intonaco a cappotto su rete di grande effetto coibente, risparmiando energia e creando una grande qualità ambientale degli ambienti; i volumi compatti contribuiscono a dare un ottimo rapporto tra superficie e volume. Tutti i materiali sono biodegradabili o facilmente smaltibili: pietra per soglie e davanzali, legno di hemlock per i telai delle finestre, intonaco naturale per la maggior parte delle superfici esterne.
Il programma di edilizia sociale e i costi di costruzione ad esso collegati (insieme a tutti gli accorgimenti sopradescritti per la riduzione dei consumi energetici) hanno spinto a trovare soluzioni progettuali che potessero dare uno sfondo degno ed amato alla vita quotidiana di un gruppo sociale variato senza necessariamente costituire voci di spesa fuori standard. In questo senso, grande attenzione è stata posta nel disegno della sequenza dei percorsi carrabili e pedonali che arrivano al complesso edilizio. Il giardino sopraelevato che ospita il parcheggio di pertinenza si inflette in una grande panca sinuosa che entra nella corte centrale a determinare un luogo di conversazione all'aperto. La corte, che possiede un senso di grande domesticità e al contempo si apre con lunghe viste sulla città e sull'acqua, diventa il vero e proprio centro dell'intervento e una cerniera tra la dimensione del tessuto urbano circostante e quella della Darsena e dei suoi manufatti industriali. Il raccordo a rampa con la futura passeggiata sull'acqua rende la corte rialzata un punto di grande intensità urbana senza farle perdere definizione e identità, un cuore sul quale si affacciano molti ambienti di vita degli appartamenti, che hanno taglie e affacci molto variati per rispondere alla domanda di diversi gruppi sociali. Costruita dalla Cooperativa Iter, la casa ad appartamenti della Darsena ha ricevuto un contributo dalla Regione di 1,3 milioni di euro per costruire 72 alloggi di edilizia convenzionata sugli 84 totali (i restanti 12 sono di edilizia libera).
Progetto preliminare: Zucchi & Partners (Cino Zucchi, Nicola Bianchi, Andrea Viganò) Cino Zucchi, Nicola Bianchi, Andrea Viganò con Leonardo Berretti, Ivan Bernardini, Juarez Corso
Progetto definitivo, progetto esecutivo: Zucchi & Partners (Cino Zucchi, Nicola Bianchi, Andrea Viganò) Cino Zucchi, Nicola Bianchi, Andrea Viganò con Juarez Corso, Marcello Felicori, Chiara Toscani
Direzione artistica: Zucchi & Partners (Cino Zucchi, Nicola Bianchi, Andrea Viganò) Nicola Bianchi, Chiara Toscani
Direzione lavori: Michele Berti
Immagini tridimensionali: Silvia de Vita
Committente: Iter COOPERATIVA RAVENNATE INTERVENTI SUL TERRITORIO
Progettazione strutturale: Studio di Ingegneria Due esse Michele Berti
Progettazione impianti meccanici ed elettrici: P.D.M Progetti Claudio Pinardi, Luigi De Michele, Stefano Castellari
Impresa: Iter COOPERATIVA RAVENNATE INTERVENTI SUL TERRITORIO
Superficie lotto: 7.434 mq
Slp: 4.754 mq